PARTE PRIMA
Esistono moltissimi prodotti in commercio, tutti molto validi.
I principi attivi degli acidi sono moltissimi, il fluoridrico, il fosfatico, il fosfatidico, solforico, cloridrico.
La lista è lunghissima.
La differenza tra i prodotti domestici e quelli ad uso professionale non è molta. Semmai alcuni tipi sono difficilmente reperibili, quali ad esempio i fluoridrici per la rimozione di silice, tossici e molto corrosivi.
Il focus non è il prodotto da usare, ma come impiegarlo.
L’acido muriatico, violentissimo su cromature e materiali in pietra naturale come il marmo (composti in prevalenza da carbonato di calcio) se usato con malizia, difficilmente danneggerà le superfici.
Il trucco è inibirlo con abbondante risciacquo seguito dall’impiego di un prodotto neutro, un comunissimo prodotto multiuso andrebbe benissimo. Nel dubbio non utilizzatelo, è una manovra da audaci e se il tempo di applicazione dovesse essere troppo lungo, oppure le superfici leggermente graffiate, eccolo che con tutta la sua potenza, il nemico si divorerà le vostre rubinetterie o perchè no il lavabo di design.
Restiamo dunque sui prodotti generici.
Prima operazione?
Chiamare un impresa di pulizie che serva Milano, Sesto San Giovanni o Monza e Brianza. Scherziamo.
Prima operazione?
Bagnare la superficie. Sempre. Non entrate a gamba tesa sulle superfici da disincrostare e trattare. L’acido è ghiotto si di calcare, ma anche di tutto il resto!
Prima di usare qualsiasi prodotto, facendo molto attenzione alla Vostra sicurezza, usate la punta di un cutter.
Allontaniamo bambini, animali, nonni, piante e guardiamo bene a dove metteremo le nostre mani.
Quindi, prima bagnate, poi con la lametta del cutter provate la soluzione meccanica, pericolosa ma ecologica. Lametta dovrà essere il più possibile parallela alla superficie ed utilizzata con molta calma e cura.
Ovviamente l’impiego sarà esclusivo per superfici in porcellana, vetroceramica, vetro, gres o superfici molto dure. I nuovi materiali resinoidi, plastici o altro, lasciate stare!
Continuate a bagnare con acqua, fungerà da lubrificante.
Al termine asciugate e verificate il grado di pulizia e rimozione calcare raggiunto. Ripetete l’operazione, con la stessa cura iniziale, non fatevi prendere dalla fretta.
Ora passiamo all’impiego dei molto meno ecologici acidi…
Non oggi, aspettiamo la prossima puntata!