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BLOG – NEWS – TUTORIAL & CONSIGLI PRATICI PER LE PULIZIE

BLOG – NEWS – TUTORIAL & CONSIGLI PRATICI PER LE PULIZIE

Articolo pubblicato il 18/07/2018 da Michele Pinto. Ultima modifica: 25/05/2021.

Pulizia di primo ingresso? Affidati a chi fa del pulito il suo mestiere!

Casa nuova appena acquistata, ristrutturata di fino per la propria famiglia o per il tanto atteso arrivo dei nuovi inquilini, o semplicemente imbiancata di fresco per restituire alle pareti il loro immacolato splendore?

Sapete tutti bene che a q uesto punto, prima che qualcuno possa abitarci, occorre pulire attentamente e in profondità l’ambiente nel quale sono stati effettuati i lavori

La pulizia di primo ingresso, o pulizia di fondo, è assolutamente necessaria per restituire un ambiente salubre, oltre che esteticamente perfetto, per una igiene efficace e duratura nel tempo.

Comprendiamo bene come sia forte la tentazione di rivolgersi, per questo interveto conclusivo, a chi ha svolto bene il resto del lavoro; ed è legittimo che imprese edili, muratori, imbianchini siano ben lieti di accaparrarsi altro lavoro svolgendo anche le pulizie, e sapranno senz’altro suggerirci di affidarci al cugino del nipote del fratello che, forse, una volta nella vita, ha anche pulito appartamenti.

Scherzi a parte, è chiaro che nessuno possa improvvisarsi operatore specializzato nelle pulizie e assicurare la pulizia perfetta che solo una impresa qualificata potrà garantirvi; come dicevano i nostri nonni “Ogni ofelè al fa el so mestè”.

Noi non imbianchiamo perché lasceremmo segni, tracce e sbavature, e non ci improvvisiamo manovali per la vostra e nostra sicurezza, e riteniamo allo stesso modo che per un pulito perfetto occorra spendere il giusto affinché nulla sia trascurato ed il lavoro venga svolta in piena sicurezza

Come si potrà essere tutelati sulla scelta di prodotti realmente adatti ad ogni superficie e materiale, con il rischio di rovinarli irrimediabilmente in caso contrario? E come si potrà essere certi dell’adeguatezza dei macchinari utilizzati da chi non è pratico del mestiere?

Il risparmio nell’immediato è assicurato….ma probabilmente ve ne pentirete a brevissima scadenza!

 Personale qualificato, oltre a prodotti e macchinari professionali e accuratamente selezionati, servono a rimuovere sporco, polvere e batteri non soltanto da un punto di vista meramente visivo ma anche per quella parte, più infida e pericolosa, che si annida in profondità

Noi facciamo un sopralluogo e ci rendiamo conto di tutti i lavori che vanno svolti per un pulito davvero soddisfacente; e poi lasciamo libero il cliente di scegliere quali servizi tra quelli offerti accettare, e se con una proposta a forfait o con un costo orario.

Rivolgiti a Ciemmezeta per ogni tua esigenza legata ad una pulizia di primo ingresso o post-ristrutturazione. Faremo del nostro meglio per la tua completa soddisfazione

Consigli utili

Mentre gli esperti si occuperanno di pulire e igienizzare tutta la vostra casa, potrete risparmiare tempo prezioso, che vi servirà per occuparvi delle  pratiche amministrative e burocratiche da effettuare quando si entra in un nuovo appartamento.  Bisognerà attivare il contratto luce e gas  e capire se occorre effettuare una voltura, un subentro o un allaccio.  Se il contatore non è mai stato attivato occorrerà effettuare un allaccio, se risulta attivo una voltura ed infine in caso risulti non attivo un subentro. Ricorda di verificare la copertura internet della nuova casa e valutare le migliori offerte degli operatori internet presenti sul mercato.

Articolo pubblicato il 10/05/2018 da Michele Pinto. Ultima modifica: 28/09/2020.

Quando scegliere l’impresa di pulizie è una vera “impresa”: manuale di sopravvivenza per amministratori

impresa di pulizie Milano

Per un amministratore di condominio selezionare per i propri stabili una impresa di pulizia realmente professionale e accurata è un’attività piuttosto complessa.

Si tratta però di una scelta strategica per quanto riguarda la qualità della vita, reale e percepita, all’interno di un edificio e sappiamo bene che le pulizie condominiali saranno uno dei motivi per i quali più spesso l’amministratore sarà chiamato ad intervenire e a fornire spiegazioni; tanto più l’impresa delle pulizie sarà affidabile, tanto meno saranno frequenti lamentele e criticità, rendendo più semplice il lavoro del professionista.

Proviamo a chiarire maggiormente le idee su come fare a scegliere una impresa di pulizie condominiale professionale, in modo da prevenire molti dei problemi che si troverà ad affrontare l’amministratore dello stabile in assenza di un sistema di pulizie serio e strutturato.

Quante volte vi capita, cari amici amministratori, di arrivare non totalmente, o per nulla, preparati alla verifica dei diversi preventivi ricevuti dalle imprese di pulizie con cui siete in contatto?

Realizzare un buon capitolato per le pulizie condominiali richiede in primo luogo un discreto livello di comunicazione tra committente ed impresa; se non vengono condivisi dati importanti, come ad esempio il capitolato dei lavori precedente o quantomeno il mansionario (che talvolta vengono comunicati solo in una fase successiva al sopralluogo e al preventivo..), il preventivo stesso rischia di avere poco senso, di essere poco realistico e di non tenere conto in alcun modo della situazione attuale del condominio da pulire.

Il danno reale in questo caso non è tanto quello arrecato all’impresa di pulizie che verrà esclusa, magari senza colpa, dall’aggiudicazione dei lavori, ma soprattutto per il condominio, che si troverà a discutere del contratto finale, dovendo decidere tra imprese che hanno presentato (in buona o mala fede..) preventivi basati su dati incompleti, incoerenti, inesatti, con disguidi e problemi inevitabili che si presenteranno solo a conti fatti

Per organizzare i lavori al meglio senza inconvenienti sgradevoli, i capitolati tecnici risulteranno elementi fondamentali per la pulizia dei condomini coinvolti , permettendo alle imprese di pulizia di descrivere nel dettaglio tutti gli ambiti di intervento per una pulizia davvero efficace e al “controllore” di avere dei dati di fatto realmente oggettivi in merito.

Consigli pratici per la scelta dell’impresa di pulizie condominiali

Non guardate solo il prezzo, capite cosa c’è dietro: quali sono i costi nascosti dietro un prezzo bassissimo ed un capitolato lavori senza capo né coda? Spesso le prestazioni non vengono definite, dettagliate, non sono legate ad un reale impegno di ore lavoro, e dunque verranno semplicemente “non svolte”. Pagherete dunque meno per avere un lavoro non eseguito.

Create relazioni: Tenete conto delle esigenze manifestate dai condomini, delle lamentele più frequenti e delle necessità più importanti; di tutto questo andrà tenuto conto all’interno del capitolato lavori, ed è assolutamente sconsigliato far partire un appalto che fin dall’inizio non soddisferà nessuno, creando problemi al condominio, all’amministratore e all’impresa di pulizie

Nessun segreto, fornite informazioni: Quanto più dettagliate e precise saranno le richieste di carattere tecnico, tanto più il lavoro dell’impresa delle pulizie sarà corretto, preciso e monitorabile, ed il professionista potrà dimostrare la sua abilità nell’adeguare i vari lavori di pulizia, adattando le modalità di esecuzione alle caratteristiche condivise.

Per fare tutto ciò è necessaria competenza, professionalità e trasparenza; affidatevi soltanto ai migliori!

Articolo pubblicato il 30/04/2018 da Michele Pinto. Ultima modifica: 28/09/2020.

La pulizia professionale del bagno in casa e in ufficio

Il pulito perfetto dei servizi igienici è il biglietto da visita ideale di ogni ambiente domestico e lavorativo, e l’organizzazione di un servizio di pulizie impeccabile è una delle caratteristiche fondamentali per garantire ai propri familiari e collaboratori il necessario comfort.

Sebbene a volte si tenda a privilegiare altri spazi, probabilmente più visibili ai nostri ospiti, clienti e fornitori, e quindi sembra che la priorità del pulito vada al soggiorno piuttosto che alla reception, ricordate sempre che un bagno pulito e curato è un elemento assolutamente decisivo per manifestare vero rispetto per le persone con cui interagiamo.

La toilette è però un ambiente piuttosto complesso e delicato, in cui la pulizia, l’igienizzazione e la sanificazione devono essere davvero eccellenti per garantire un risultato apprezzabile.

Gli impianti sanitari sono ovviamente tra i luoghi maggiormente “frequentati”, sia in casa che in ufficio, e i fruitori entrano in contatto diretto con differenti superfici, ognuna con le sue particolarità. Anche per questo motivo una pulizia accurata è di fondamentale importanza.

I problemi di pulizia di un bagno sono tendenzialmente tre e riguardano nello specifico:

  1. La rimozione delle incrostazioni di calcare da tutte le superfici (rivestimenti in ceramica, sanitari, rubinetteria);
  2. La sanificazione e pulizia del Wc
  3. La pulizia dei residui di grasso accumulati, ad esempio, sulle superfici delle vasche e della doccia

Il professionista del pulito quindi, pur evitando sprechi di prodotti, acqua e tempo (il  “costo vivo” più sensibile..), sa identificare il trattamento ed il materiale tecnico più adatto per ogni superficie, con l’obiettivo di renderla splendente senza mai danneggiarla.

Parliamo di professionisti proprio perché è di straordinaria importanza saper scegliere e maneggiare prodotti sempre adeguati al trattamento delle diverse superfici (rubinetterie, piastrellati, sanitari, box doccia), capaci di eliminare gli accumuli di calcare, di rimuovere le incrostazioni, di detergere a fondo e di igienizzare nel migliore dei modi.

Particolare attenzione va inoltre dedicata alla pulizia approfondita di docce e rubinetti (oltre ai filtri dei condizionatori), poiché ovunque vi sia ristagno d’acqua si possono annidare batteri molto pericolosi e nocivi come la legionella.

La “durezza” dell’acqua, con un elevato contenuto di calcio e magnesio, deposita il calcare all’interno delle tubature e dei rubinetti deteriorandone l’aspetto e anche l’efficienza, con il passare del tempo.

Spesso poi, anche se a prima vista superfici e piastrelle possono sembrare pulite, la vera sporcizia si nasconde in profondità, con rischi anche per la salute. La muffa infatti può infatti causare infezioni fungine, asma, allergie e anche difficoltà respiratorie; per combatterla fino in fondo occorrerà un prodotto specifico da utilizzare in maniera attenta e ben ponderata.

Chi si rivolge a soggetti non qualificati e non preparati professionalmente, scoprirà con orrore che sono proprio le spugne e gli stracci usati dagli addetti alle pulizie “improvvisati” a risultare gli oggetti più sporchi e pieni di batteri tra quelli presenti nei diversi ambienti domestici e lavorativi.

Articolo pubblicato il 19/04/2018 da Michele Pinto. Ultima modifica: 28/09/2020.

5 Maggio – Giornata mondiale delle “mani pulite”

Il 5 maggio si celebra in tutto il mondo l’Hand Hygiene Day, un evento voluto dall’Organizzazione mondiale della Sanità per sottolineare l’importanza del perfetto igiene delle mani degli operatori ospedalieri e domiciliari, come prima fondamentale precauzione contro le infezioni.

L’Oms  si prefigge l’obiettivo di  sensibilizzare medici, infermieri e parenti dei pazienti in merito alle norme igieniche necessarie per tutelare il paziente. Una operazione semplice, efficace e con un costo quasi nullo ma fondamentale; un gesto semplice al punto da venire spesso sottovalutato e dimenticato, non soltanto in ambito medico.

Chi è a contatto con un malato deve ricordarsi di lavarsi le mani con regolarità, e secondo quanto disposto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, principalmente in 5 fasi; prima di toccare un paziente, prima di una pratica assistenziale, dopo aver maneggiato suoi liquidi corporei (anche quando vengono utilizzati contenitori o provette), al termine di una visita e dopo aver toccato vestiti o cose con cui il malato è stato a contatto in precedenza.

Le mani sono infatti terreno fertile per germi e batteri di diversa origine che non provocano infezioni sulla pelle intatta, ma possono risultare estremamente pericolosi al contatto con ferite chirurgiche, piaghe dadecubito o presidi medici, come ad esempio i cateteri

Attenzione ai batteri che non hanno “origine” dalle mani  ma che le utilizzano come “corridoio; senza adeguato utilizzo di sapone e altre sostanze possono farsi rapidamente strada alcuni batteri presenti nelle mucose o su altre parti della cute con cui le mani sono state precedentemente a contatto; a partire dalla tanto temuta influenza !

Articolo pubblicato il 19/04/2018 da Michele Pinto. Ultima modifica: 28/09/2020.

La pulizia della casa al mare – Bentornati! –

Manca poco, ancora qualche settimana, alla peggio qualche mese, per chi aspetta che sia il caldo estivo a dominare incontrastato su Rapallo e sul Golfo del Tigullio.

Tra poco potrete finalmente riaprire e ritornare a godervi la tanto agognata casa al mare. Se però non passate da qualche mese da Chiavari, Camogli o Santa Margherita, è probabile che troviate casa più o meno invasa dalla salsedine, dalla sabbia e dalla polvere.

Vogliamo iniziare la vacanza sgobbando per le pulizie? Il nostro consiglio è quello di rivolgervi ad una impresa di pulizie qualificata e trasparente, ma siamo generosi  e vi mettiamo nero su bianco qualche buon consiglio per la vostra casa delle vacanze in Liguria.

Un consiglio generale, amico caro; prima di tutto dovrai dedicare qualche minuto a riattivare gli impianti di luce, acqua e gas che sono stati lasciati staccati durante la tua assenza. Dai subito un occhio alla caldaia e ai termosifoni e ai filtri dell’aria condizionata, che l’umidità e il mancato utilizzo potrebbero aver danneggiato. Lascia i rubinetti aperti per un pò, e forse vedrai che per qualche secondo l’acqua sarà giallastra o rossa a causa dei tubi, ma tornerà subito trasparente e limpida.

La pulizia degli spazi esterni

Vetri, serrande, serramenti, ringhiere! Non c’è infisso o materiale che tenga contro la sabbia: invisibile e leggera, si infila dappertutto, con un pericoloso dettaglio; a differenza della polvere, la sabbia ha spigoli vivi, che possono ‘graffiare’ e rovinare le superfici. Iniziamo dalla cosa più semplice; un panno umido, nuovo ovviamente, per eliminare sabbia e polvere, pulire le ringhiere in ferro e togliere la salsedine dalle inferriate. La classica paglietta in ferro per eliminare le incrostazioni di salsedine e le prime, inevitabili quanto sgradite, tracce di ruggine. Un buono sgrassatore ed una ripassata d’acqua calda, con l’ausilio di una spazzola in plastica, ed il tocco finale per risciacquare con il fedele panno umido.

Magari avete anche uno spazio esterno, con tanto di altalena, barbecue, macchinine a pedali, ma anche tavolo e le sedie da esterno? Le superfici in resina possono essere ripulite con un semplice panno umido, ed uno sgrassatore completerà l’opera , lasciandolo agire solo per qualche istante. Se invece parliamo di materiali in legno, occorre prima rimuovere la polvere con un panno, diluendo con acqua il detergente per parquet e poi ripulendo il tutto con una spugna morbida

Cosa sono quelle macchie bianche sugli infissi? Ma si tratta delle immancabili incrostazioni di salsedine! Anche per esse sarà letale un bel mix di acqua calda e sgrassatore, da passare amorevolmente con una spugnetta. Per materiali in legno consigliamo invece il classico detergente da parquet che pulisce, lucida e protegge. Per chi vuole fare un lavoro certosino, esistono appositi prodotti per la protezione da salsedine utilizzati anche per le imbarcazioni, ma consigliamo di rivolgersi ad un esperto per non rischiare di far danni.

E la salsedine dai vetri? Non è necessario un prodotto specifico, ma vi tornerà utile il detersivo per piatti al limone mescolato ad acqua, passando sulle superfici la spugnetta dall’alto verso il basso; poi passateci pure su un classico panno inumidito. Quella vecchia copia del Secolo o del Corriere, ben appallottolata, vi servirà per asciugare e rivedere i vostri vetri lucidi e splendenti come non mai! Non siete mica tornati a Zoagli o Lavagna per ritrovare la nebbia, no?

Ora, invece di fare tutto questo e di iniziare la vacanze stanco, sporco e sudato, potresti rivolgerti all’impresa di pulizie Ciemmezeta, che ha sede a Rapallo, e sa come far brillare la tua casa al mare prima che tu ci rimetta piede. E ora, finalmente, torna a goderti la tua casa delle vacanze perfettamente pulita!

Articolo pubblicato il 19/04/2018 da Michele Pinto. Ultima modifica: 28/09/2020.

Consigli per le pulizie dei pavimenti

Come i nostri clienti ben sanno, i pavimenti sono la parte dell’edificio che si sporca più spesso e facilmente, e rappresentano da soli oltre il 70% delle attenzioni di chi si preoccupa di “mantenerlo” pulito; si stima che, si tratti di capannone industriale o un grattacielo, il costo del pavimento è pari circa al 10% del costo globale dell’edificio.

La destinazione d’uso dell’immobile porta dunque a scelte quasi obbligate; per un capannone industriale, come quelli delle zone artigianali di Monza e Brianza, il costo sarà ovviamente ridotto rispetto a costruzioni più impegnative, e la pavimentazione sarà generalmente in cemento, senz’altro meno cara di altre soluzioni.

Un palazzo realizzato in prefabbricato sarà ovviamente più “leggero” a confronto di una costruzione tradizionale in muratura, e di conseguenza il progettista sceglierà una pavimentazione più  “delicata”, come ad esempio il PVC.

Una residenza o una villa di lusso, sarà invece realizzata con materiali costosi e rifiniture di pregio, come marmi e legni scelti ad esempio.

Il pavimento, quindi, rappresenta un elemento prezioso, da preservare con cura. Oggi il mercato offre una vasta gamma di pavimentazioni dalle specifiche caratteristiche.

Per poter comprendere quale sarà il trattamento di pulizia più opportuno, è importante prendere in considerazione i diversi interventi possibili; solo con una ottima conoscenza di questi dati, sarà poi fare la scelta più adatta.

A seconda della loro natura, i rivestimenti per pavimento possono essere suddivisi principalmente in quattro categorie; duri, resilienti, in legno ed in tessuto.

Tra i pavimenti duri troviamo quelli in pietra (come marmo e travertino), in agglomerati (tra cui il mosaico e la graniglia) e gli “impasti” come il cemento, il gres, il cotto e la ceramica. I pavimenti in materiale “resiliente”, dalla storia più recente, sono invece quelli realizzati in materiali come il Pvc, la gomma (il “bullonato”, il “bucciardato”, “lo scanalato”) ed il linoleum.

I pavimenti in legno possono avere origine da materiale tenero, duro o extra duro, così come da legname resinoso, pregiato o esotico, ognuno con le sue necessità particolari ed una fondamentale attenzione richiesta per il dettaglio.

Infine i rivestimenti in tessuto, come la moquette, possono essere in fibra naturale (animale o vegetale) o artificiale, in posa libera, piuttosto che in tensione o ancorati con nastro adesivo, e per una corretta spolveratura e lavaggio occorre tenere conto di tutti questi elementi.

Questi sono solo alcuni dei motivi per i quali appare molto evidente la necessità di rivolgersi ad esperti per la cura e la pulizia dei propri pavimenti.

Nei prossimi articoli entreremo nel dettaglio delle tecniche di pulizia più adatte ed indicate per ogni singolo materiale

Articolo pubblicato il 19/04/2018 da Michele Pinto. Ultima modifica: 28/09/2020.

Le pulizie della casa al mare – Gli Interni

Eccoci qui, finalmente torniamo a riprendere possesso della nostra adorata casa al mare in Liguria dopo un inverno freddo ma non troppo ed una primavera che ancora torna a sbocciare.

Rapallo, Sestri Levante e Camogli sono sicuramente dei posti meravigliosi dove trascorrere i propri weekend e le vacanze estive, ma dopo tutti questi mesi la casa va necessariamente ripulita da cima a fondo per un minimo confort.

Nel precedente articolo ci siamo occupati delle pulizie degli esterni, ora diamo una occhiata alle sorprese che troveremo dentro casa dopo mesi di chiusura forzata.

Ragnatele oramai tutelate dall’Unesco come patrimonio dell’umanità, sabbia a mucchietti, colorate muffe e sporco incrostato a mosaico come nemmeno il migliore artigiano saprebbe allestire.

Ritieniti fortunato se ad aprirti la porta non trovi scarafaggi mutati geneticamente ed eserciti di formiche urticanti! Dai, stiamo scherzando per sdrammatizzare, ma ricordati che se le cose da fare sono troppe e troppo complesse, una impresa di pulizia specializzata con sede a Rapallo potrebbe aiutarti a risolvere rapidamente la situazione. Altrimenti, amico caro, procedi per priorità e parti dalle cose più importanti.

Inizia a dare respiro alla casa spalancando le finestre e le imposte per togliere l’odore stagnante di chiuso, e magari aggiungi qualche piantina aromatica che possa dare gradevoli sensazioni di fresco.

Cominciamo con l’eliminare qualche compagno di stanza sgradito, partendo dalle ragnatele che potrebbero decorare con raffinati arabeschi le tue pareti ; copri una scopa con un panno umido e pulito, in modo da non insozzare le pareti, e passala sulla ragnatela per eliminarla in pochi secondi.

Ora un occhio di riguardo per i pavimenti, che dovranno tornare a brillare per grandi e piccini, grazie ad olio di gomito ed ad un detergente profumato che restituisca freschezza e pulito.

Per la muffa, che probabilmente troverete ad attendervi paziente in qualche angolo, converrà utilizzare la candeggina per toglierne le tracce ed il conseguente cattivo odore che rischia di infestare casa; la muffa si formerà facilmente nelle zone meno arieggiate ed in quelle più esposte alle intemperie, e per evitarne la formazione in futuro potreste valutare una vernice antimuffa che protegga le superfici.

Anche il frigorifero chiuso da mesi non spiccherà certo per la gradevolezza all’olfatto; per restituire un odore invitante al nostro elettrodomestico preferito, pulisci le superfici interne con lo sgrassatore e sciacqua con un pannetto pulito inumidito; stesso procedimento per piatti e posate inutilizzati dall’anno precedente, che rischiano di dare un retrogusto gessoso ad ogni tua pietanza. Lavali tutti senza remore!

Passa l’aspirapolvere su divani e poltrone, che potrebbero avere digerito cumuli di polvere anche dove non immagini, e se non vuoi vedere il tuo televisore HD in bianco e nero, spolveralo con uno straccio ed un pennellino, e solo dopo lava il pavimento

Last but not least, come si dice nei migliori bar di Portofino, il nostro amato bagno; se non volete che quelle formazioni calcaree vi facciano compagnia per tutta la vacanza, dotatevi di pazienza e di un buon anticalcare per eliminare le incrostazioni. Doccia, lavandino e bidet ve ne saranno estremamente grati, e vi consigliamo di essere attenti ad utilizzare un panno ad uso esclusivo del WC

Speriamo di esservi stati utili con questi consigli, e ancora di meglio potremo fare se deciderete di rivolgervi a noi, dell’Impresa di pulizie Ciemmezeta per una pulizia specifica e attenta della vostra casa al mare e Rapallo e in tutto il Golfo del Tigullio.

Voi pensate solo a godervi l’inizio del vostro meritato riposo!

Articolo pubblicato il 19/04/2018 da Michele Pinto. Ultima modifica: 28/09/2020.

Addio alle allergie, con le giuste pulizie…

L’inverno è oramai davvero archiviato, ma è tutto davvero rose e fiori?  Nei prati e nei giardini senz’altro, ma come di prassi ogni anno molti di noi devono fronteggiare la consueta sfida con le allergie di primavera. Gola secca, naso che cola, starnuti a ripetizione ed occhi lacrimevoli sono una presenza ormai fissa? Ricordate bene che il pericolo di reazioni cutanee, problemi respiratori e congiuntiviti, è causato solo in parte dai pollini che si trovano all’aria aperta e che gli allergeni più fastidiosi si annidano proprio nelle mura domestiche (se pensate che un solo grammo di polvere può contenere oltre 7mila allergeni creati dagli acari!). Come possiamo proteggerci, dunque? Ecco il decalogo CMZ, sei suggerimenti per una primavera all’insegna del benessere!

1) Attenzione ai materiali in cui si deposita l’acqua

Tende per la doccia o i tappetini possono procurare fastidiose reazioni allergiche quando rimangono bagnati o umidi per troppo tempo e inizia a formarsi la muffa. Senza dubbio meglio una doccia con box in plastica o vetro, più semplice da pulire e dove la muffa si accumula con più difficoltà. Le reazioni allergiche da muffa purtroppo non si fermano all’asma: in casi estremi, infatti, si può arrivare a fastidiose irritazioni della pelle o addirittura si registrano alcuni casi di polmonite

2) Cari amici animali..

Quando gli umani di casa hanno una buona familiarità con le allergie di stagione, ovviamente è fondamentale spazzolare i nostri amici a quattro zampe con metodo e cura, in modo che gli allergeni trattenuti dal loro pelo non creino ulteriori problemi nel periodo più caldo dell’anno.  I cani mostrano una maggiore accondiscendenza verso questo trattamento speciale, mentre di norma il gatto lo gradisce meno, ma….non lasciatevi impietosire! Durante “la muta”, consigliamo di usare  la spazzola per il cane una volta al giorno, in primavera e autunno, e una volta alla settimana durante il resto dell’anno. Per rimuovere i peli potreste utilizzare gli appositi guanti di gomma: sarà facile così attirare ed appallottolare il pelo per poi buttarlo via.

3 “Gli untori” siamo noi !

Prima di puntare il dito contro Fido e Micio, teniamo in considerazione che ogni giorno siamo noi a portare in polvere e sporcizia dalla strada, alla quale si aggiungono ad esempio volantini, sacchetti, pacchi e pacchetti, oltre alla polvere che si accumula sullo zerbino e ci entra in casa ad ogni entrata ed uscita. Evitarlo non è ovviamente possibile, ma qualche accorgimento aiuta; tenere vasi, portaombrelli ed altri oggetti un po’ più lontani dalla soglia di casa, lavare più spesso capelli, mani e vestiti, soprattutto se si è stati a lungo all’aperto, e cambiarsi regolarmente d’abito evitando di portare la sporcizia nel letto. Un ultimo consiglio; limitare, se possibile, i tappeti allo stretto indispensabile. Sono infatti dei formidabili “magneti” per residui di cibo, polvere ed acari…

4  Prendetevi cura di divani, materassi e tessuti

Siete consapevoli che all’interno di un materasso possono annidarsi fino a 10 milioni di acari? Si consiglia un regolare utilizzo del battipanni, oltre ad aspirare la polvere accumulato all’interno, e di girare il materasso periodicamente. Inoltre, l’acquisto di lenzuola e coprimaterasso antiallergici, protegge il materasso da acari e polvere limitando il rischio di asma. Anche divani, cuscini ed altri tessuti vanno puliti periodicamente, lavando le fodere in lavatrice. Nel caso di materassi e cuscini non sfoderabili, cercate di togliere la polvere con l’aspirapolvere e poi passate su tutta la superficie un panno imbevuto di una miscela di aceto bianco, acqua tiepida e qualche goccia di olio essenziale.

5) Operazione “sgabuzzini puliti”

Chi non desidera avere uno spazio nel quale accumulare oggetti spaiati e di utilizzo stagionale? Le scarpe da running e trekking, il ventilatore per i mesi estivi, le scorte alimentari ed i prodotti per l’igiene domestico, i giocattoli passati di moda e i regali meno “essenziali”. Purtroppo, però, più si accumulano oggetti, più si creano spazi e luoghi ideali per i cumuli di polvere. È importante spolverare periodicamente anche questo stanzino dimenticato, come gli altri ambienti! O pensare quantomeno a ricoprire gli oggetti lasciati a riposo e proteggerli da polvere e umidità con fogli di cellophane o altri materiali. Altrimenti la polvere accumulata lì prima o poi invaderà il resto della casa, ancor peggio nel periodo primaverile!! E perché non pensare di tanto intanto ad una visita al mercatino dell’usato per vendere il superfluo e ricavarci qualcosa, o regalarlo a chi potrebbe farne buon uso?

6) Abbiate cura delle vostre tende

Le tende sono un vero e proprio filtro tra l’interno e l’esterno della casa, ed è facile immaginare come acari ed allergeni vi si depositino in maniera piuttosto semplice e stabile. Che siano di cotone, misto cotone o lino, lavate le vostre tende regolarmente a 30 gradi: un ciclo delicato sarà perfetto, ma l’importante è ripeterlo con continuità. Se non avete tempo di lavarle, vi consigliamo quanto meno di passare un aspirapolvere a vapore con bocchetta apposita per tende, lungo tutta la superficie senza doverla prima smontare. Questo procedimento sicuramente donerà al tessuto nuovo vigore ma non andrà ad eliminare spiacevoli odori o macchie consolidate

Articolo pubblicato il 19/04/2018 da Michele Pinto. Ultima modifica: 28/09/2020.

Vuoi un preventivo per le pulizie corretto e trasparente? Ecco cosa fare!

Ciemmezeta è attiva nel settore delle pulizie, sulle province di Milano,  Monza e Genova, da ormai da 25 anni e di preventivi ne abbiamo realizzati e conclusi davvero tanti. Costruire un preventivo sempre chiaro e corretto è un impegno che prendiamo con chiunque si rivolga alla nostra società, nell’interesse del nostro potenziale cliente.

L’impresa delle pulizie professionale ha tutto l’interesse a realizzare il preventivo nella maniera più trasparente e dettagliata, ma per avere una quotazione precisa e puntuale anche il cliente dovrà mettere un po’ di impegno per condividere alcuni dati fondamentali, alcuni dei quali potranno venire alla luce solo dopo un sopralluogo sul posto

In Marzo abbiamo ricevuto una richiesta di preventivo per le pulizie da una importante azienda di Monza, per la ripulitura di un intero stabilimento industriale; il nostro interlocutore al telefono non aveva però una minima idea di come fosse gestito l’attuale servizio di pulizie, né sulla turnistica e sulle ore di lavoro impiegate, e non ha saputo fornirci  informazioni utili sui metri quadri, sui macchinari da impiegare e sulla struttura degli impianti.

Solo il sopralluogo accurato, svolto dal nostro tecnico, ha fatto emergere tutta una serie di criticità risolvibili solo grazie all’intervento di una impresa di pulizie davvero professionale, e ci ha permesso di formulare un preventivo per le pulizie formulato con tutti i dettagli indispensabili.

Il nostro consiglio, nel vostro interesse, è di non considerare mai le informazioni condivise ed il sopralluogo come una “perdita di tempo” aggirabile, e diffidare sempre delle imprese che si limitano ad inviare un modulo standard, con pochi dettagli ed una quotazione astratta basata sul nulla…

Anche perché una impresa di pulizie poco professionale potrebbe essere “tentata” dall’inviarvi un preventivo a basso costo solo per conquistare la vostra attenzione, e farlo magicamente crescere in fase di sopralluogo; non mettetevi in queste situazioni!

Noi di Ciemmezeta ci mettiamo la faccia e l’impegno, veniamo ad incontrarvi e valutiamo attentamente dimensioni e dislocazione dei vostri locali,  grazie ad un alto livello di specializzazione!

Perché ti conviene !

 

Un capitolato dei lavori ben fatto, come è ovvio, vi permetterà prima di tutto di paragonare realmente i diversi preventivi ricevuti, e confrontare “pere con pere”; inoltre potrete controllare costantemente lo stato dei lavori e la loro reale riuscita parziale o completa. Inoltre sarete pienamente informati su cosà fare per dare avvio ai lavori , ed in che modo agevolare una corretta esecuzione del lavoro dal punto di vista concreto.

Le voci che incidono maggiormente sul costo di un servizio di pulizie a Monza e Milano, sono senz’altro la durata del lavoro, la dimensione degli ambienti da pulire ed il numero di persone che saranno poi dedicate al servizio.

Un prezzo eccessivamente basso potrebbe essere “troppo bello per essere vero”, o nascondere alcune pratiche non trasparenti; fondamentale poi è capire qual è la struttura dell’impresa, se garantisce tempi di risposta rapidi in caso di emergenze, se avremo un referente con un nome ed un cognome per le nostre richieste.

Considerate poi quanto viene elencato e descritto nel servizio di pulizie ordinarie, dai trattamenti che invece sono ritenuti pulizie straordinarie, e quindi comportano un costo extra, che dovrà essere specificamente indicato e quotato.

Ricordiamoci sempre che stiamo affidando un lavoro importante, e dovremo avere piena fiducia nell’impresa di pulizie alla quale ci rivolgeremo. Nel luogo di lavoro si conservano documenti importanti, carte private , oggetti utili e talvolta preziosi, e dobbiamo tutelare la privacy dei nostri dipendenti, clienti e fornitori.

Chi ben comincia..

Se si parte con il piede giusto, tutto proseguirà nella maniera più adatta ad instaurare un rapporto di fiducia tra il cliente e il fornitore di pulizia, senza sorprese sgradite in seguito.

Ciemmezeta, impresa di pulizia attiva su Monza e sulla provincia di Milano, impiega tutta la sua  professionalità per realizzare preventivi chiari e puntuali, creando rapporti di collaborazione stabili e soddisfacenti per la pulizia completa di uffici, case e condomini

Articolo pubblicato il 19/04/2018 da Michele Pinto. Ultima modifica: 28/09/2020.

Condizionatori: utilizziamoli bene e puliamo i filtri!

Nelle nostre estati ormai sempre più afose, il condizionatore è diventato una presenza sempre più irrinunciabile per un ambiente lavorativo e domestico confortevole.  Gli adulti ne sono certamente entusiasti, ma a ricavarne i benefici più importanti sono soggetti come anziani e bambini. E come la mettiamo con i raffreddori, tosse e mal di gola spesso imputati all’impianto? Mettiamo in chiaro una cosa: il problema non è mai l’aria condizionata in sé, quanto un suo utilizzo improprio e scorretto.

Sappiamo bene che negli uffici privati e in tutti i luoghi aperti al pubblico occorre rispettare la normativa a tutela dei lavoratori  e dei cittadini, mentre in casa la tentazione di esagerare, impostando temperature polari, è forte.

L’uso inadeguato degli impianti ed il mancato rispetto delle leggi su sicurezza e igiene ha come immediata conseguenza il proliferar

e di bronchiti, mal di schiena, dolori addominali e raffreddori, ma anche infezioni potenzialmente gravi causate da batteri ed altri agenti patogeni presenti nei filtri non puliti dei nostri condizionatori

I nostri consigli per evitare rischi !

Prima di tutto ricordiamo la corretta temperatura del condizionatore, con un primo fondamentale imperativo: la soglia tra la temperatura esterna e quella interna non deve essere superiore ai 7 gradi e l’umidità deve oscillare su valori compresi tra il 40 e il 50 per cento).

Nessuno poi deve essere esposto al getto diretto dell’aria fredda, e quindi postazioni in ufficio, tavoli e poltrone in casa non devono essere poste in posizioni a rischio. Arriviamo poi ad un capitolo fondamentale, quello della pulizia dei filtri dei condizionatori.

Rivolgersi ad un’azienda esperta nel trattamento e nella pulizia dei filtri riveste infatti una grande importanza per prevenire infezioni anche serie come la famigerata legionella: i filtri non puliti, infatti, possono trasformarsi in ricettacoli di batteri, particelle, funghi e muffe, che vengono poi immessi continuamente nell’ambiente, che risulterà irrimediabilmente “inquinato”.

Il rischio è piuttosto significativo non solo e non tanto per i condizionatori di uso domestico, ma soprattutto per quelli che rinfrescano uffici, edifici pubblici, ospedali e strutture ricettive, ancor più se l’impianto di condizionamento è datato.

Possiamo ricordare un tragico caso limite, ma realmente accaduto e risalente al 1976, quando presso lo Stratford Bellevue Hotel di Philadelphia, negli Stati Uniti,  più di 200 persone accorse per una convention si ammalarono di una forma di polmonite mai diagnosticata prima di allora e addirittura 34 di esse morirono a causa della malattia contratta. L’agente patogeno fu poi identificato come un batterio di nuova scoperta, chiamato Legionella Pneumophila, presente nell’impianto di aria condizionata dell’albergo sostanzialmente mai “bonificato” prima di questo fatale evento.

E’ dunque fondamentale che, periodicamente,  si faccia eseguire una pulizia professionale e accurata dei filtri dei condizionatori e di tutti gli elementi del sistema di condizionamento, dunque anche degli split , ovviamente: un condizionatore pulito non solo sarà più efficiente ma durerà anche più a lungo. Se volete davvero risparmiare denaro ed evitare sorprese spiacevoli, quindi , acquistate un ottimo impianto e poi affidatevi a un ottima impresa di pulizie specializzata in questo trattamento, come Ciemmezeta.

Articolo pubblicato il 19/04/2018 da Michele Pinto. Ultima modifica: 28/09/2020.

Perchè rivolgersi ad una impresa di pulizie professionale ?

Diciamo la verità; troverete sempre qualcuno disposto a fare il lavoro a meno, e siamo certi che il cugino del nipote del vostro vicino saprà sempre consigliarvi qualcuno in grado di fare le pulizie ad un costo orario rifiutato anche dalle peggiori fabbriche clandestine del Bangladesh.

Se vi interessa solo spendere meno, incuranti di ogni rischio e senza riguardo per casa vostra e per il vostro ufficio, riteniamo vi convenga rivedere i vostri pensieri.

Sapete che quello delle pulizie è uno dei settori dove è più alto il rischio di infortuni sul lavoro, subito dopo comparti come quello dell’edilizia e dei trasporti?

Parliamo di patologie “da sovraccarico”, ma anche di veri e propri incidenti, cadute, ferite, per non parlare di allergie e dermatiti

Vuoi che casa tua o il tuo ufficio siano davvero puliti ?

Per questo motivo le imprese di pulizie professionali, oltre ad avere solo personale regolarmente assunto, formato e assistito, dedicano molto tempo alla prevenzione degli incidenti; come può assicurarvi da questi rischi una impresa non regolare od un singolo “professionista”, magari improvvisato, e senza le carte in regola?

Parliamo poi della qualità del lavoro; pulire significa far brillare i vostri ambienti e le vostre superfici, ed un lavoro fatto male è sostanzialmente un lavoro non fatto. Spendere per un lavoro svolto letteralmente con i piedi, da personale improvvisato, significa davvero risparmiare?

Per un imprenditore un ufficio davvero ordinato e pulito rende senz’altro più produttivo e gradevole il proprio lavoro e quello dei collaboratori,per chi ha un negozio è invece evidente come far brillare l’ambiente che ospiterà i clienti sia un biglietto da visita imprescindibile per un attività di successo

Per una famiglia, affidarsi ad una impresa di pulizie per la propria casa significa far vivere i propri cari in un ambiente ancora più sicuro ed accogliente, avendo però il tempo di dedicarsi ad altro senza l’incombenza anche delle pulizie di casa.

Nella valutazione dell’impresa a cui affidarsi, la scelta più saggia è quella che vi garantisca un ottimo risultato, piuttosto che dubbi, timori e nuove possibili problematiche; in ogni caso, meglio richiedere all’azienda referenze e la documentazione che ne possa attestare la serietà.


Pulitori si…..ma specializzati!!

Oltre agli irregolari, agli improvvisati e ai semplici “scappati di casa”, c’è un’altra categoria alla quale prestare un minimo di attenzione prima di fare la propria scelta; parliamo delle aziende multiservizi. In questo vasto ambito si nasconde di fatto qualunque cosa, da aziende realmente specializzate in diversi segmenti, a semplici factotum che fanno tutto si, ma in in maniera mediocre e raffazzonata. Il rischio in questo caso è di imbattersi in realtà poco professionalii e che utilizzano prodotti chimici ed attrezzature non adatte, o semplicemete non in grado di rispettare la tempistica concordata per portare a termine i lavori per la scarsa conoscenza della materia. Andreste a farvi curare una carie dal medico di famiglia, o a far tosare il barboncino dal parrucchiere di vostra suocera? Ne dubitiamo fortemente!

Ciemmezeta, impresa di pulizie con sede a Sesto San Giovanni e Monza, mette a vostra disposizione quasi 25 anni di esperienza nelle pulizie di uffici e case, con personale regolarmente assunto e specializzato in qualsiasi tipologia di trattamento.

Contattaci subito per una soluzione personalizzata!

Articolo pubblicato il 18/04/2018 da Chiara Mozzati. Ultima modifica: 28/09/2020.

Un manuale per l’eco-sostenibile

Un manuale per l’eco-sostenibile

Ben ritrovati! Stavolta non vi annoierò con i soliti consigli per pulire al meglio…. oggi parliamo di Green Economy ed Eco-sostenibile in Italia.

Si è svolta da poco a Rimini la fiera “Ecomondo” per il recupero della materia e dell’energia utilizzata. Il punto cardine di questo grande meeting si è focalizzato sull’esigenza di dover tutelare i nostri ecosistemi e il loro equilibrio, sempre più precario di questi tempi.
Il parere unanime che si è raccolto nel corso di questo incontro sottolinea l’importanza di spendere una parte degli investimenti nazionali per investire in politiche coordinate di protezione ambientale.Questo è possibile solo se vengono limitati gli sprechi riferiti alle risorse naturali e al loro utilizzo, troppo spesso fuori controllo.
Per poter dare delle direttive precise in questo senso si è pensato alla creazione di un vero e proprio “eco-manuale” avente l’obiettivo di creare nel miglior modo possibile un’economia sostenibile per l’ambiente, soprattutto per tutelare le risorse idriche e agricole.Voi che ne pensate? Riusciremo mai a fare degli interventi sul nostro ecosistema senza danneggiarlo gravemente come già stiamo facendo?

Articolo pubblicato il 18/04/2018 da Chiara Mozzati. Ultima modifica: 05/03/2020.

Il giorno migliore per le pulizie

Qual’è il giorno migliore per fare le pulizie a casa propria? Lo so, può sembrare una domanda banale ma non lo è. Credo anzi che questo argomento possa aprire un vero e proprio dibattito tra le varie categorie di donne, che siano esse casalinghe o impiegate.
Certo, direte voi, per le casalinghe ogni giorno è buono. Loro non devono alzarsi la mattina per andare al lavoro,  al massimo se hanno dei figli piccoli devono svegliarsi prima del marito per prepararli e accompagnarli a scuola oppure all’asilo…. In realtà credo che anche loro, così come le donne impiegate per una qualche azienda, abbiano per ogni giorno della settimana la loro “tabella di marcia” per le varie attività domestiche da svolgere.
Per esempio il lunedì decidono di pulire le camere da letto e il bagno, il martedì la cucina e il mercoledì il soggiorno (e se hanno una casa piccola in tre giorni possono dire di avere già terminato l’opera!). Ma in questo programma possono sempre subentrare i fatidici imprevisti , inevitabili quando si ha una famiglia da portare avanti. E così ecco che al programma del martedì di sistemare tutta la cucina si aggiungono nell’ordine: i bambini malati da accudire, i probabili viaggi in farmacia, le bollette da pagare che saltano fuori da qualche parte, la suocera che reclama aiuti per lavare le tende ecc. ecc.
Alla fine la giornata del martedì viene esaurita per espletare queste attività e, di conseguenza, addio cucina!
Altro caso è quello dell’impiegata tipo, che lavora full-time fino alle 18.00 e durante la settimana non ha materialmente il tempo per “stare dietro” alle attività di pulizia. Torna a casa e il massimo che riesce a fare è preparare la cena, farsi una doccia e stare sul divano a riposare per si e no un’ora prima di cedere alla stanchezza e trascinarsi dalla poltrona al letto. E poi, quando arriva il weekend tanto agognato per potersi riposare un pò, si ricorda di avere ancora tutta  la casa da pulire….
Ora, io personalmente credo che il giorno migliore o preferito dall’impiegata non sia di certo il sabato o la domenica…. diciamo che quelli sono i giorni imposti per fare le pulizie e per evitare che la propria casa diventi un covo di acari (soprattutto sotto ai letti e negli angoli, vero?)
Per le casalinghe, invece, ci potrebbe anche essere (sempre sulla base di quella famosa tabella di marcia sopra citata), peccato che poi magari il giorno preferito debba essere rinviato a causa della risoluzione di altri problemi…
Qualunque sia il vostro caso, care signore, vi consiglio di togliervi ogni dubbio. Chiamate Casapulita e vedrete che per loro è sempre il giorno migliore per le vostre pulizie!
Cosa ne pensate?

Articolo pubblicato il 18/04/2018 da Chiara Mozzati. Ultima modifica: 05/03/2020.

pulire e zen,Le pulizie di primavera

E’ un pò tardi per le pulizie di primavera,che dite?

Possiamo sempre chiamarle pulizie di inizio estate, comunque sta di fatto che bisogna farle,e allora come ci si organizza?è mattina la sveglia suona alle 7, l’ho messo ieri sera perchè devo fare le famose pulizie di primavera,mi alzo e vedo li il mio arsenale da combattimento secchio,mocio,stracci,detersivi e quant’altro,anche il mio gatto che di solito si sveglia prima di me mi guarda stranito,ma io ho una missione e la devo portare a termine.Vado in cucina perchè senza il caffè non si può fare ho ancora un occhio chiuso,preparo la caffettiera la metto sul fuoco e prendo una tazza,però senza qualcosa da mangiare come farò ad andare avanti nella mia battaglia?e allora prendo il pane,il burro,la marmellata e faccio colazione accendo la tv che mi da la carica per svegliarmi, guarda guarda in tv c’è la TATA Francesca dai inizio più tardi e guardo il programma,sono le 8.30 si sveglia anche il gatto e reclama il cibo,e allora pulisci le ciotoline dagli da mangiare e sono le 9.Cavolo ma oggi non c’è il mercato?ma si volevo prendere le verdure che sono sempre belle li,dai faccio una volata poi torno e faccio tutto,ore13.30 torno a casa dopo il mercato ahahah,e adesso devo mangiare per forza tutto il giorno in giro come faccio a portare a termine la missione se non sono in forza,e allora preparo il pranzo il gatto mi guarda come per dire tanto alla fine non le fai lo stesso le pulizie ti ho già vista fare così.ore 14.35 ho pranzato e adesso sono davanti alla tv a guardarmi uno di quei programmi che di solito non guarderei mai,solo che oggi non ho più voglia di fare le benedette pulizie di primavera,ore 16.00 suona il campanello è la Lalla la mia amica che fra l’altro si chiama come l’amica della TATA Francesca si peccato che io non sono lei,vabbè mi invita a fare l’aperitivo alle 19 in piazza,dai ci vieni?e non lo so sai dovrei pulire,farmi una doccia e trovare qualcosa da mettere,e lei ma scusa perchè non chiami questo numero e ti fai fare le pulizie da loro(impresa di pulizie)?ma no figurati mica non sono in grado di pulirmi la casa da sola.ore 16.30 chiamo Casapulita.net,domani le pulizie di primavera me le fanno loro.

Articolo pubblicato il 18/04/2018 da Chiara Mozzati. Ultima modifica: 05/03/2020.

Edifici malati

E’ lunedì e sono già a terra al pensiero di andare in ufficio,e anche se mi sveglio di buon umore quando entro in ufficio inizio a sentirmi male,già penso al mal di testa che mi verrà e che mi seguirà fino a casa.
Chi di voi non si è mai sentito così scagli la prima pietra.
Pigrizia,mancanza di voglia di lavorare,vecchiaia e chi più ne ha più ne metta,insomma quante volte ci siamo sentiti così inadeguati anche se poi il nostro lavoro ci piace e non capiamo come mai non abbiamo nessuna voglia di di andarci,bhe forse non è tutta colpa nostra.
Facciamo un po di conti una settimana è composta da 168 ore di cui 40 vengono passate in ufficio,la domanda è questa, è possibile che la negatività dell’ufficio si possa riscuotere poi sulle 128 ore che dovremmo passare con la famiglia,gli amici ecc.? La risposta è si!
Conoscete il termine “edificio malato”?bene è un termine che si usa per definire edifici con problemi di inquinamento interno,cioè quando in coloro che vi soggiornano insorgono malesseri e problemi riconducibili alla qualità dell’aria.
Già dagli anni ’70 si era capito che molte assenze dal posto di lavoro erano riferite a malessere generale,quindi sensazione di nausea(odori fastidiosi o sgradevoli),aria secca,irritazione di pelle e occhi,queste reazioni al microclima hanno permesso la diagnosi di questo problema definendolo SBS Sick Building Sindrome.La cosa interessante è che tutti questi sintomi si manifestano quando stanziamo nell’edificio e scompare quando ci allontaniamo da esso,quindi gli esami e le visite mediche non evidenziano nessun problema.
Certo non tutti i pigri sono malati di SBS che comunque non uccide ma sicuramente abbassa la nostra qualità della vita,tutto quello che ci circonda dalla stampante al termosifone,dall’umidificatore ai panneli di rivestimento usati negli uffici per dividere le postazioni di lavoro,tutto questo può essere dannoso se non pulito e igienizzato da persone competenti.

Elenco brevemente quali sono i sintomi:
ALVEOLITE ALLERGICA
FEBBRE DA UMIDIFICATORE
DERMATITE
SINDROME DA SENSIBILITA’ CHIMICA MULTIPLA
Non sto qui a dirvi tutti i sintomi ecc. perchè non voglio essere noioso, però sono davvero cose comuni che non tutti sanno ma di cui quasi tutti soffriamo,ho fatto dei corsi su queste cose grazie al mio datore di lavoro e volevo mettere a conoscenza di questo anche i non addetti ai lavori

Articolo pubblicato il 18/04/2018 da Alessandro Mozzati. Ultima modifica: 05/03/2020.

i Tag più ricercati per le imprese di pulizie su internet a Milano, Monza e Brianza, Sesto San Giovanni e Rapallo!

Buongiorno, oggi metto a disposizione studi rilevati recentemente su internet.

La lotta all’ultima “ricerca” è molto impegnativa, faticosa e costosa. Nelle aziende, CIEMMEZETA inclusa, molte risorse vengono impiegate per essere tra i primi nei motori di ricerca. Ci si affida ancora al web per trovare clienti ormai iperparametrati, informati e consapevoli?

Non credo ci sia ancora una risposta definitiva. Di sicuro il rapporto umano, il vis a vis è ancora il canale preferito, anche se molto impegnativo e laborioso.

Spesso una tariffa oraria bassa non è cosi limpida, come dovrebbe essere una pulizia ben fatta!!!

Ecco svelato l’elenco delle keywords più ricercate nel settore delle Imprese di pulizie e servizi per le aziende o semplicemente per pulizie domestiche di casa, siano esse pulizie di primavera o semplicemente per il lavaggio dei vetri:

1- pulizia
2- pulizie domestiche
3- addetto alle pulizie
4- pulizie vetrate condominiali
5- aiuto pulizie primavera
6- pulizia vetri
7- pulizie industriali
8- pulizie scale condominio
9- impresa di pulizie prezzi
10- servizi di pulizia
11- pulizie tende da sole
12- igienizzazione
13- pulizie di casa
14- pulizia moquette
15- imprese di pulizie
16- impresa di pulizia
17- ditta di pulizie
18- pulizie uffici
19- derattizzazione
20- ditta di pulizia
21- pulizie
22- pulizia parquet
23- pulizie appartamenti
24- imprese di pulizie

Il nostro consiglio, assolutamente non disinteressato, è quello di non fermarsi solo al prezzo proposto.

Buona ricerca a tutti!

Articolo pubblicato il 09/04/2018 da Chiara Mozzati. Ultima modifica: 28/09/2020.

AREA “C” CAMBIAMO UN FURGONE ALL’ANNO!!!

Ciao a tutti! In questo video troverete l’intervista fatta dalla troupe di Rai Tre del programma “Agorà” al nostro grande capo Alessandro riguardo la sua opinione sull’Area C, da poco introdotta a Milano.

Direi che è molto interessante e di sicuro fa riflettere sui pro e i contro che un sistema di questo tipo può generare per un’azienda che offre servizi come i nostri.

Voi cosa ne pensate?

Attendiamo le vostre opinioni per discuterne insieme..

A presto!

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-0cd4a617-d087-4f70-89c4-6fd6668a4953.html#p=0

Articolo pubblicato il 18/03/2025 da Alessandro Mozzati. Ultima modifica: 18/03/2025.

Le Divergenze di Opinione sulle Tempistiche Necessarie per un Lavoro di Pulizia: Il Punto di Vista del Cliente e dell’Impresa di Pulizie

Le Divergenze di Opinione sulle Tempistiche Necessarie per un Lavoro di Pulizia: Il Punto di Vista del Cliente e dell’Impresa di Pulizie

Quando si parla di lavori di pulizia, in particolare per le piccole e medie imprese o privati, è facile pensare che si tratti di un’attività semplice e che, quindi, il tempo necessario per completare il lavoro sia relativamente ridotto. Tuttavia, le divergenze tra la percezione del cliente e quella dell’impresa di pulizie riguardo le tempistiche possono generare incomprensioni e conflitti. Queste differenze di opinione sono spesso legate a fattori che, purtroppo, non sono immediatamente visibili a chi non è del settore.

La Visione del Cliente: Un Lavoro Semplice e Rapido

Per molte piccole e medie imprese, il lavoro di pulizia viene visto come un’attività quotidiana e poco complessa. Si tratta, infatti, di un servizio che non richiede competenze specializzate, almeno nella percezione del cliente. Pulire un ufficio o un ambiente commerciale sembra, agli occhi di chi non lavora nel settore, un’attività che può essere portata a termine in breve tempo e con una semplice attrezzatura. Questo porta spesso a una minimizzazione delle tempistiche necessarie.

Inoltre, per i clienti che gestiscono piccole realtà, il budget destinato alle pulizie è spesso limitato. La percezione che le pulizie siano un servizio “di routine” fa sì che venga chiesto al fornitore di ridurre al minimo il tempo impiegato, con l’aspettativa che le operazioni vengano completate velocemente e con il minimo sforzo possibile.

La Visione dell’Impresa di Pulizie: Tra Costi e Logistica

D’altra parte, l’impresa di pulizie ha una visione completamente diversa della situazione. Sebbene il lavoro di pulizia possa sembrare semplice, ci sono molteplici fattori logistici e operativi da considerare. Primo fra tutti, il trasporto. Gli operatori devono utilizzare mezzi di trasporto per portare attrezzature e materiali necessari a svolgere il lavoro, e questi mezzi hanno un costo significativo. A ciò si aggiungono i tempi di spostamento, che possono variare in base alla distanza tra la sede dell’impresa di pulizie e il luogo in cui deve essere effettuato il lavoro.

Inoltre, le imprese di pulizie devono considerare il tempo necessario per organizzare il lavoro, coordinare i membri del team e garantire che le attrezzature siano in buone condizioni. Il numero di persone da impiegare e la qualità dei materiali necessari (detergenti, macchinari, attrezzature specializzate) sono solo alcuni degli aspetti che influenzano il tempo di lavoro.

Infine, non bisogna dimenticare che, sebbene le pulizie possano sembrare una “routine”, ogni ambiente ha le sue peculiarità. La complessità di ogni singolo lavoro può variare: un ufficio piccolo potrebbe richiedere meno tempo rispetto a un’area commerciale più grande o a un condominio. La varietà degli spazi e delle superfici da trattare comporta la necessità di personalizzare l’approccio, senza ridurre il tempo in modo artificioso.

Le Conseguenze di una Sottovalutazione delle Tempistiche

Quando il cliente sottovaluta il tempo necessario per completare un lavoro di pulizia, ciò può portare a una serie di problematiche. In primo luogo, si rischia di non ottenere la qualità desiderata. Ridurre troppo i tempi può significare un lavoro frettoloso, con risultati inferiori alle aspettative. Allo stesso modo, l’impresa di pulizie, per rispettare le tempistiche imposte, potrebbe dover sacrificare la qualità del servizio, creando un circolo vizioso di insoddisfazione.

Inoltre, se il cliente non comprende i costi associati ai trasporti e alle operazioni logistiche, potrebbe non essere disposto a riconoscere un adeguato compenso per il lavoro svolto. Questo non solo mette a rischio la sostenibilità dell’impresa, ma può anche compromettere il rapporto di fiducia tra il cliente e il fornitore.

L’importanza di una Comunicazione Chiara

Per evitare incomprensioni e divergenze, è fondamentale che ci sia una comunicazione chiara tra il cliente e l’impresa di pulizie sin dall’inizio. È essenziale che il fornitore spieghi in modo trasparente le tempistiche necessarie, tenendo conto non solo delle dimensioni dell’ambiente da pulire, ma anche dei costi aggiuntivi legati ai trasporti, alla logistica e alla manutenzione delle attrezzature.

D’altra parte, il cliente dovrebbe cercare di comprendere che un lavoro di pulizia di qualità richiede tempo e risorse. È importante che entrambe le parti abbiano aspettative realistiche, in modo che il risultato finale sia soddisfacente per entrambe le parti. Solo così sarà possibile instaurare un rapporto di lunga durata basato sulla fiducia reciproca.

Conclusione

Le divergenze di opinione sulle tempistiche di un lavoro di pulizia sono un tema delicato, ma facilmente risolvibile attraverso una buona comunicazione. Le piccole e medie imprese devono comprendere che i fornitori di servizi di pulizia devono affrontare costi e sfide logistiche che vanno oltre la semplice attività di pulizia. Allo stesso modo, le imprese di pulizia devono riuscire a spiegare e giustificare i tempi e i costi in modo chiaro, per evitare malintesi e garantire una relazione di lavoro sana e proficua. CMZ impresa di pulizie civili ed industriali con sedi a Monza e Rapallo, fa della comunicazione la base di ogni rapporto instaurato e da instaurare. Contattateci!

 

Articolo pubblicato il 12/12/2024 da Alessandro Mozzati. Ultima modifica: 12/12/2024.

Rodenticidi e roditori

Rodenticidi Anticoagulanti, Acuti e Sub-Acuti

  1. Interventi
  2. Rodenticidi Anticoagulanti, Acuti e Sub-Acuti

 

Tutto quello che devi sapere su Topicidi e Veleni

Rodenticidi Anticoagulanti, Acuti e Sub-Acuti

Da millenni l’uomo si è trovato a contrastare la presenza dei roditori, certo non subito ci si era accorti che gli stessi erano portatori di gravi malattie, ma comunque fin dall’antichità erano associati a un concetto di degrado, sporcizia, e contaminazione delle provviste alimentari.

Lo sta a dimostrare la presenza iconografica dei gatti fin dal 3000 a.C. in Egitto, la loro fama come abilissimi cacciatori di ratti si sparse rapidamente e nonostante fosse severamente proibito farli uscire dalla terra dei faraoni, i Romani trovarono il modo di portarli al di fuori dall’Africa un po’ ovunque. Questo fu uno tra i primi sistemi di controllo conosciuti in campo internazionale.

Essendo i Roditori parassiti al pari di tanti altri, il metodo più ovvio per eliminarli è ucciderli. Purtroppo nel caso dei Ratti, Topi e affini la loro spiccata neofobia e la loro adattabilità, ha portato l’uomo a escogitare sistemi e tecnologie sempre diversi, ma a tutt’oggi sono ancora i vari rodenticidi e i dispositivi di cattura per topi a costituire la quasi totalità delle soluzioni effettivamente disponibili.

 

Sostanze usate per il controllo dei Roditori – Rodenticidi

Le sostanze rodenticide usate per la derattizzazione si possono dividere in tre gruppi:

  • Rodenticidi cronici (anticoagulanti)
  • Rodenticidi acuti
  • Rodenticidi sub acuti

Analizziamone i pro e i contro; per ulteriori informazioni sul topicida wikipedia ha una pagina dedicata all’argomento.

Rodenticidi Anticoagulanti

Affrontiamo ora l’argomento dei Rodenticidi cronici, anche chiamati Anticoagulanti, che sono a tutt’oggi i rodenticidi più usati.

Come agiscono i Rodenticidi cronici?

I Rodenticidi cronici pur essendo di struttura chimica differente, hanno lo stesso meccanismo d’azione; agiscono sui fattori della coagulazione del sangue che richiedono la presenza della vitamina K, che proprio per questo è anche l’antidoto usato in caso di ingestione accidentale.

Rodenticidi Cronici

L’organo principale che colpiscono nei Roditori è il fegato, inibendo il processo di sintesi, l’animale deve ricorrere alla fonte alimentare per ottenere vitamina K, ma la vitamina che viene assorbita attraverso gli alimenti non è sufficiente se non per un breve lasso di tempo, di solito per pochi giorni, poi cominciano a verificarsi le emorragie.

I Sintomi

I sintomi sono costituiti da debolezza, letargia, riflessi lenti, postura con la schiena incurvata, e a volte sono visibili tracce di sangue attorno a naso, occhi, bocca e ano. Il sopraggiungere dei primi segni clinici avviene dopo 1-5 giorni dall’ingestione e la morte entro i 3 e i 5 giorni.

Oltre che per via orale, gli anticoagulanti sono estremamente tossici anche in caso di  contatto con la pelle o per inalazione.

Dovuto alla loro  bassa solubilità non vengono assorbiti dalle piante alimentari nel caso di un uso sulle colture, possono tuttavia essere assai persistenti sul suolo.

 PRO

  • Dovuto alla loro azione che si manifesta nel tempo, è praticamente impossibile che gli animali associno il malore con l’ingestione dell’esca rodenticida anticoagulante, questo fa si che non si sviluppi la diffidenza e che continuino a mangiarne.
  • Esiste un efficace antidoto, al contrario dei Rodenticidi acuti e sub-acuti, che è la vitamina K e che, ha l’opportunità di essere somministrato in tempo, dovuto al fatto che i rodenticidi cronici, non hanno azione immediata.

CONTRO

Il fenomeno della resistenza agli anticoagulanti

È bene specificare che, si sono manifestati fenomeni di resistenza al principio attivo delle sostanze anticoagulanti , ormai in tutto il mondo.

Dovuto a questa resistenza ai Rodenticidi cronici che, per la prima volta si è evidenziata in una zona agricola della Scozia nel 1958, probabilmente trasmessa geneticamente da alcuni individui, e allargatasi radialmente con una velocità media di 4,8 km l’anno,  è cominciata la ricerca per trovare nuove sostanze in grado di contrastare il fenomeno della resistenza agli anticoagulanti.

Anticoagulanti per roditori

In caso di sospetta resistenza agli anticoagulanti, bisogna ricordare l’importanza che la derattizzazione in atto venga eseguita da personale specializzato, che sarà capace di analizzare i molteplici fattori cause del fallimento e proporre una soluzione adeguata.

Non tentate di risolvere il problema da soli perché:

  1. Potreste contribuire involontariamente all’allargamento del fenomeno non riuscendo a debellare gli individui geneticamente resistenti.
  2. Potreste contribuire involontariamente a sviluppare il cosiddetto fenomeno delle “resistenze incrociate”, somministrando un altro tipo di anticoagulante inadatto.

La soluzione consigliata da qualsiasi ditta di derattizzazione che si rispetti, difficilmente sarà  quella della somministrazione di un rodenticida acuto, in sostituzione dell’anticoagulante, eccetto casi di estrema gravità e urgenza, ma quella di un erogatore d’esca o trappola che dir si voglia, che funziona senza l’uso di esche tossiche, tipo EKOmille, che per mia esperienza è ecocompatibile, sicuro e quando ben collocato, di estrema efficienza.

Anticoagulanti di prima generazione

Analizziamo qui a seguire gli anticoagulanti di prima generazione, anche chiamati Rodenticidi cronici, mettendo in evidenza i pro e i contro di ogni sostanza.

Sono:

  • Wafarin
  • Coumatetralyl
  • Coumacloro
  • Pindone (Pival)
  • Chlorophacinone
  • Diphacinone

 

Topicidi Anticoagulanti

Wafarin

Wafarin

È conosciuto in altri paesi come Zoocumarin o Coumafene, primo anticoagulante in commercio dall’inizio degli anni ’50. Disponibile in un grande numero di formulazioni.

PRO:

  • Dovuto appunto alla scoperta di ceppi resistenti, è stato potenziato inserendo nella formulazione un antibiotico, che elimina i batteri intestinali che sintetizzano la vitamina K (responsabile per la coagulazione del sangue).
  • Il principio attivo si presenta in formulazione come una polvere secca e quindi può essere usato anche come veleno per topi anticoagulante da pista, ossia cospargendo il cammino dei Ratti di modo che attaccandosi all’animale questo si ripulisca leccando dalle sue zampe il veleno.

CONTRO:

  • Alcuni mettono in dubbio la sua reale efficacia nei confronti del Topo domestico e del Ratto nero.
  • Sono stati riscontrati molti casi di resistenza.
  • Scarsa appetibilità.
  • Necessita di più assunzioni da parte dell’animale.

Coumatetralyl

Coumacloro

Pindone

Chlorophacinone

Diphacinone

 

 

Anticoagulanti di seconda generazione

Sono:

  • Difenacoum
  • Bromadiolone
  • Brodifacoum
  • Flocoumafen
  • Difethialone

 

Difenacoum

Primo anticoagulante della seconda generazione , messo in commercio nel 1976, è uno dei Rodenticidi più usati al mondo.

PRO:

  • Molto efficace nella lotta ai Ratti e Topi sia nei confronti del Rattus rattus (Ratto dei tetti) che del Ratto delle chiaviche come del Mus domesticus (Topo domestico).
  • Poco tossico per tutti i principali animali domestici.
  • Tempo di dimezzamento nel fegato dei roditori intossicati di 118-120 gg, tra i più brevi tra gli anticoagulanti di seconda generazione. Questo significa meno pericolo di avvelenamento per le specie predatorie.

CONTRO:

  • Si sono presentati casi di resistenza pur essendo un rodenticida cronico di seconda generazione, sia nel Ratto delle chiaviche (Inghilterra) che nel Topo domestico (Inghilterra)che per il Ratto dei tetti (Francia).
  • Appetibilità inferiore al Bromadiolone.

 

Bromadiolone

Brodifacoum

Flocoumafen

Difethialone

 

Rodenticidi Acuti: Cosa Sono?

La definizione generale vuole che si possa definire veleno acuto un veleno in grado di condurre alla morte del roditore in meno di 24 ore. Purtroppo alla rapidità si associa anche la tossicità e la mancanza di antidoti per queste sostanze e quindi  la loro pericolosità in caso di ingestione accidentale è grande, e necessitano sempre di un accurata supervisione da parte di personale specializzato.

Altro inconveniente è la diffidenza per l’esca che si può sviluppare nel roditore altrettanto rapidamente, nel caso di un ingestione non sufficiente (dose sub-letale), specialmente nei primi giorni di somministrazione; non scordiamoci che il ratto si approssima sempre cautamente a tutto quello che di nuovo trova sul suo cammino e difficilmente mangerà tutto il veleno in una volta. A questo problema si può ovviare utilizzando la tecnica del pre-adescamento, ossia collocando esche simili in formato e sapore ma non tossiche, in antecedenza.

Il veleno è Illegale

È importante sottolineare comunque che la normativa Comunitaria Europea in materia di biocidi, prevede una esclusione di queste sostanze dalla commercializzazione.

FOSFURO DI ZINCO

Ha avuto ed ha, una grande diffusione in tutto il mondo, a partire della prima guerra mondiale.

Come colpisce: Nell’ambiente umido dello stomaco.

Dose letale: Rattus norvegicus (ratto delle chiaviche) 40 mg • kg¹

Mus musculus (topo domestico)32 mg • kg¹

Tempo di azione: Primi sintomi entro i 25 minuti dall’ingestione. Morte nell’arco delle 24 ore

Pro:

  • Il fosfuro di zinco non viene accumulato nei muscoli o in altri organi, riducendo i rischi di intossicazione per altri animali non bersaglio.
  • Si degrada abbastanza rapidamente se collocato in esche fresche artigianali a base di frutta o verdura e in ambienti umidi

Contro:

  • Non esiste antidoto, molta attenzione deve essere collocata nel preparare le esche in quanto le polveri di fosfuro di zinco sono estremamente pericolose se inalate.
  • In caso di dosi sub-letali, causa diffidenza nei roditori bersaglio. È necessario usare la tecnica di pre-adescamento.

Si sconsiglia l’uso se non in determinate condizioni (esche preparate e collocate da ditte di derattizzazione specializzate) e con precise garanzie di sicurezza.

 

Rodenticidi Veleni

 

Narcotico usato in passato come repellente e anestetico per uccelli. La sua azione rodenticida fu scoperta  per caso nella decada del ’60.

Come colpisce: Agisce sul sistema nervoso producendo un rallentamento dei processi metabolici, l’animale muore per ipotermia (assideramento),che è la morte più rapida per i roditori di piccola taglia.

Dose letale: Più attivo per il Topo domestico , 190-300mg • kg¹; Ratto 200-400mg • kg¹ la temperatura ambientale ideale, perché il veleno svolga la sua azione tossica, deve essere inferiore a 16°C.

Tempo di azione: sintomi entro la prima ora dall’ingestione

Pro:

  • Minor livello di rischio, tra i rodenticidi acuti per gli animali non bersaglio, di taglia media o grossa.
  • L’Alfacloralosio dà una Morte rapida con basso livello di sofferenza per l’animale intossicato.

Contro:

  • Considerata la rapidità dell’azione induce facilmente una maggiore diffidenza all’esca.
  • Necessita di tecnica pre-adescamento.

Pur non esistendo antidoto in caso di avvelenamento accidentale bisogna tentare di riscaldare al più presto l’animale intossicato, coprendolo e non massaggiando gli arti, perché in quel caso si rischia di allontanare il sangue dal cuore.

NORMORBIDE

Anche questo è un veleno scoperto a metà degli anni ’60. È utilizzabile solo per i Ratti, ha poco o quasi nullo effetto sui Topi domestici e altri Roditori. In realtà ancora non si è capito bene il perché funziona in questo modo.

Come colpisce: Azione tossica sull’apparato circolatorio, agisce da vasocostrittore. Uno dei sintomi sono gli arti che tendono a sbiancare.

Dose letale: Funziona, come dicevamo sopra, solamente per il Ratto delle chiaviche o pantegana (Rattus norvegicus) nella dose di 5-15mg • kg¹ ; per il Rattus Rattus (ratto dei tetti) già la dose del rodenticida deve essere di 50mg • kg¹.

Tempo di azione: tra i 15 minuti e le 4 ore successive dall’ingestione della dose letale.

Pro:

  • È praticamente il meno pericoloso per l’uomo e gli animali domestici.
  • Non ha conseguenze per altri animali non bersaglio (predatori ecc.).

Contro:

  • Bassa appetibilità anche se incapsulato.
  • Scarsa efficacia su Topo domestico e altre specie di Roditori.

ANTU (Alpha-naphtyl-thiourea)

Sviluppato negli Stati Uniti intorno agli anni ’40, anche questo è un Rodenticida acuto particolarmente efficace per il Ratto delle chiaviche, la cui azione non è ancora del tutto conosciuta.

Come colpisce: si sa che agisce aumentando la permeabilità dei capillari dei polmoni, provocando edema polmonare e difficoltà respiratorie.

Dose letale: Varia molto secondo il peso e dell’età dei Roditori.

Tempo di azione: rapida comparsa dei sintomi, morte nelle prime 2-4 ore dall’ingestione.

Contro:

  • Tra le specie non bersaglio; i cani e i maiali, possono subirne gravi conseguenze.
  • Diffidenza all’esca. Necessaria tecnica di pre-adescamento.
  • Difficoltà nello stabilire la dose letale.
  • Si sospetta azione cancerogena nei confronti delle persone.

ALFACLORIDINA

Questa sostanza ha un interessante principio attivo; può agire sia come veleno che come sterilizzante per i Ratti e altre specie di Roditori.

Come colpisce: provoca lesioni nelle cellule epiteliali, impedendo il trasporto degli spermatozoi.

Dose letale: come veleno acuto: 152mg • kg¹ per il Ratto delle chiaviche; 160mg • kg¹ per il Topo domestico

Pro:

  • La sterilizzazione non influisce sulle dinamiche sociali dei Ratti, perciò l’animale rimane come maschio dominante, continuando ad accoppiarsi.
  • Come sterilizzante quindi non provoca un eccessiva diffidenza.

Contro:

  • Come sterilizzante funziona bene per il Ratto nero e il Ratto delle chiaviche ma non sterilizza il Topo domestico
  • Scarsa appetibilità, la sostanza deve essere microincapsulata.

SCILLIROSIDE

Questa è una sostanza prodotta attraverso la sintetizzazione chimica avvenuta nel 1959, di un estratto naturale chiamata Scilla rossa preso dalla pianta Urginea maritima della famiglia delle Liliacee usata fin dal tempo degli antichi Egizi sia per le proprietà medicinali che come Topicida.

Come colpisce: Agisce sul cuore provocando convulsioni, paralisi e quindi morte.

Dose letale: 50mg • kg¹ per il Topo domestico e 200 – 250 mg • kg¹ per le femmine del Ratto delle chiaviche, mentre per il maschio del Rattus norvegicus, meno sensibile, ci vogliono 500mg • kg¹

Tempo di azione: I sintomi per l’ingestione di scilliroside appaiono dopo alcune ore , la morte sopravviene spesso entro le prime 12 ore.

Pro:

  • La formula chimica ora sintetizzata è un prodotto omogeneo e biologicamente stabile con tossicità elevata.

Contro:

  • L’estratto di Scilla rossa ha un appetibilità bassa per le specie bersaglio, sapore amaro.
  • Rischi maggiori per esseri umani e animali non target, numerosi i casi di avvelenamenti accidentali.

SODIO MONOFLUOROACETATO e SODIO FLUORACETAMIDE

Prodotto non registrato in Italia

Il Sodio Monofluoroacetato conosciuto anche come 1080, dato il suo basso costo e la sua elevata tossicità, non ha un target specifico, e per questo viene spesso usato in altri paesi come la Nuova Zelanda per il controllo dei topi, e altri roditori come gli opossum e i conigli, a volte con gravi conseguenze per altri erbivori e canidi. Stessa cosa vale per il Sodio Fluoracetamide detto: 1081, che è molto simile ma più leggero.

Come colpisce: agisce causando l’accumulo di acido citrico, quando viene ingerita una dose non letale, l’animale si riprende nel giro di 1-4 giorni. La morte avviene quasi sempre per arresto cardiaco, negli erbivori, nei carnivori per blocco della respirazione.

Tempo di azione: i primi sintomi si manifestano dopo mezz’ora dall’ingestione la morte nelle 24 ore successive.

Contro: La sua tossicità per le specie non bersaglio, soprattutto Carnivori e canidi.

 

Altri tipi di Rodenticidi Acuti

 

Molti Topicidi acuti sono stati abbandonati nel tempo perché basati su metalli pesanti quali fosforo, arsenico, stricnina, crimidina e come dicevamo, in un prossimo futuro saranno messi fuorilegge dalle nuove normative Comunitarie sui biocidi, lasciando spazio alle nuove generazioni di anticoagulanti (rodenticidi cronici) dei quali parleremo più avanti.

Comunque per correttezza d’informazione vogliamo fornire alcune informazioni basiche:

Topicidi per roditori

FOSFORO: molto tossico per l’ambiente

ARSENICO: è una tossina che si incontra diffusamente in natura ma è più tossico per l’uomo che per le specie bersaglio. È una sostanza già proibita ovunque oltretutto perché provoca notevoli sofferenze agli animali intossicati.

SOLFATO di TALLIO: provoca danni a carico dell’apparato intestinale, del sistema nervoso e respiratorio. I sintomi ci mettono vari giorni per apparire ( da 1 a 3 giorni). È una sostanza troppo sensibile all’umidità e quindi dissolvendosi inquina facilmente le acque  e il terreno.

STRICNINA: è un alcaloide del frutto dell’albero Srychnos nux vomica , agisce molto rapidamente (1 ora) , agisce sul sistema nervoso centrale, è proibita in Italia da tempo come topicida, ma purtroppo viene ancora illegalmente usata per uccidere cani, volpi, lupi ed altri animali.

CRIMIDINA: È stata usata fino a qualche tempo fa in basse concentrazioni nelle esche pronte, molto tossica per i Mammiferi, agisce sul sistema nervoso centrale. Ha come svantaggio il fatto che si decompone troppo rapidamente in ambienti umidi e le esche con questa sostanza sono poco appetibili per i Roditori. Di buono ha che se ne conosce l’antidoto; la piridossina.

 

Rodenticidi Sub-Acuti

Ciò che caratterizza i Rodenticidi sub acuti è che al contrario di quelli acuti, pur con una dose unica di sostanza ingerita, il Ratto o il Topo muoiono nell’arco di alcuni giorni e non nelle 24 ore che seguono.

  • Pro: Negli animali che hanno ingerito la sostanza rodenticida, anche in dosi sub-letali si genera una forma di anoressia e quindi cessano i danni prodotti dall’alimentazione degli stessi Roditori.
  • Contro: Allo stesso modo però in cui causa anoressia (ossia mancanza di appetito) impedisce di continuare a mangiare l’esca collocata e impedisce l’eliminazione totale di quei soggetti che hanno ingerito dosi sub-letali.

I Rodenticidi sub-acuti agiscono sulla funzione digestiva dei Roditori

  • (Vitamina D2)
  • Colecalciferolo (Vitamina D3)

 

Topicidi sub acuti

Ergocalciferolo e Colecalciferolo

Queste due sostanze stimolano l’assorbimento del calcio da parte dell’intestino, causando la morte per calcificazione dei reni e arterie.

La morte sopraggiunge dopo alcuni giorni ( di media 2) causando un elevato e prolungato livello do sofferenza, sono perciò considerati veleni il cui uso è definito disumano.

Tutte e due le sostanze hanno più effetto sopra il Topo domestico (mus musculus) a seguire sul Ratto dei Tetti (rattus rattus) e minor effetto sul Ratto delle chiaviche (rattus norvegicus).

Brometalina

È un principio attivo dell’azione neurotossica, la morte sopraggiunge per blocco della respirazione, causando tremori, convulsioni, e paralisi degli arti posteriori.

La tossicità di questo Rodenticida è elevata sia nei confronti dei Ratti che dei Topi, ma anche purtroppo nei confronti dei Cani e soprattutto dei Gatti.

Ricordiamo che come per i biocidi, Rodenticidi acuti, queste sostanze sono escluse da una futura commercializzazione nell’Unione Europea.

 

Conclusione

Concludiamo questa breve e sintetica descrizione delle sostanze anticoagulanti utilizzate nei procedimenti di derattizzazione, ricordando a tutti gli interessati, quanto sia importante usare queste sostanze con assoluto discernimento e responsabilità, sempre e comunque assessorati da personale specializzato e  preferendo quando possibile altri metodi di derattizzazione come ad esempio le trappole per topi erogatrici d’esca non tossica, decisamente più ecosostenibili e causa di minore sofferenza per gli animali da derattizzare.

Articolo pubblicato il 31/10/2024 da Alessandro Mozzati. Ultima modifica: 31/10/2024.

Aspettativa per gravi motivi di salute

Aspettativa per gravi motivi di salute

31 Ottobre 2024 tratto da GSANEWS

E’ molto interessante, per il settore delle imprese di pulizie/multiservizi/servizi integrati, caratterizzata come è noto da un’altissima incidenza della manodopera, la sentenza della Corte di Cassazione n. 27446 del 23 ottobre scorso, in cui i giudici di legittimità hanno chiarito alcuni importanti “nodi” relativi all’istituto dell’aspettativa per malattia.

L’accaduto analizzato dai giudici

Il fatto riguarda un’operatrice sanitaria (infermiera), ma è facilmente applicabile anche al nostro settore: quest’ultima, in regime di aspettativa causa malattia, si vedeva intimare dal datore un licenziamento con preavviso -nel corso dei 18 mesi di aspettativa- per non aver prodotto giustificazioni delle assenze: in sostanza il licenziamento aveva carattere disciplinare, in ragione del fatto che la lavoratrice non avrebbe presentato, dopo i primi con cui aveva ottenuto l’aspettativa, ulteriori certificati medici che giustificassero il prolungarsi dell’assenza. La dipendente dunque impugnava il provvedimento, dando luogo a un lungo iter giudiziario.

La parola alla Cassazione

Il recesso, convalidato in primo grado di giudizio, è stato dichiarato illegittimo in Appello, trovando le resistenze della società datrice. In sede di legittimità, dunque al terzo grado, la Cassazione sez. Lavoro ha sostanzialmente accolto la tesi della lavoratrice: in sostanza ha chiarito che durante il periodo di aspettativa per malattia non retribuita -concesso dal datore in casi particolarmente gravi- non matura l’anzianità di servizio, ma resta in capo al lavoratore il diritto alla conservazione del posto di lavoro per il periodo massimo di 18 mesi. A tale proposito, visto che i giudici fanno riferimento in sentenza anche alla contrattazione collettiva di comparto, segnaliamo per le nostre imprese che il trattamento di malattia è disciplinato nel Ccnl multiservizi vigente (in scadenza il 31 dicembre di quest’anno) all’art. 51, che per le aspettative richiama le leggi vigenti.

Non è necessario continuare a presentare i certificati

Arriviamo però al punto centrale, quello cioè relativo alla necessità di presentare i certificati medici successivamente alla concessione dell’aspettativa: la Cassazione ha affermato che durante il periodo di aspettativa per malattia non retribuita non sussiste alcun obbligo per il lavoratore che ne usufruisce di trasmettere all’ente concedente ulteriori certificati medici per giustificare la propria assenza.

L’argomentazione della Corte

Secondo gli Ermellini infatti “occorre considerare che durante il periodo di aspettativa per malattia non retribuita è indubbio che il rapporto di lavoro entra in una fase di quiescenza (non matura l’anzianità di servizio), durante la quale l’unico diritto che residua in capo al lavoratore è quello alla conservazione del posto di lavoro per il periodo massimo di 18 mesi, e il periodo di aspettativa è concesso dal datore di lavoro solo dopo aver vagliato preventivamente la sussistenza di condizioni di salute “particolarmente gravi” e per un periodo predeterminato. I certificati medici giustificativi, pertanto, sono prodotti, come nella specie, dal lavoratore e vagliati dal datore di lavoro prima di concedere il diritto ad assentarsi dal lavoro con conservazione del posto”. Si ribadisce dunque che i certificati sono presentati prima, e appunto allo scopo del vaglio datoriale, e non è dunque necessario continuare a ripresentarli.

Le differenze con il comporto

I giudici si sono poi concentrati sulle differenze che intercorrono fra le assenze regolate dal comporto e quelle relative all’aspettativa per gravi motivi di salute: se nel primo caso continua a maturare l’anzianità di servizio e il lavoratore mantiene il diritto al pagamento della retribuzione, per quanto in misura ridotta, il periodo di aspettativa interrompe la maturazione dell’anzianità e non è retribuito. Si legge in sentenza: “I certificati medici giustificativi sono prodotti, come nella specie, dal lavoratore e vagliati dal datore di lavoro prima di concedere il diritto ad assentarsi dal lavoro con conservazione del posto”. Per tali ragioni la dipendente si è vista dunque reintegrare sul luogo di lavoro, con condanna dell’azienda alle spese di lite. Attenzione dunque alla corretta applicazione delle norme e dei contratti.

Link sent. Cassazione 27446 del 23 ottobre 24

Link CCNL Multiservizi

 

Articolo pubblicato il 23/10/2024 da Alessandro Mozzati. Ultima modifica: 23/10/2024.

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Articolo pubblicato il 03/10/2024 da Alessandro Mozzati. Ultima modifica: 03/10/2024.

PATENTE A CREDITI

PATENTE A CREDITI. OPERATIVO DA OGGI IL PORTALE DELL’ISPETTORATO DEL LAVORO PER LA RICHIESTA DELLA PATENTE ENTRO IL 31 OTTOBRE. PUOI FARE DA SOLO, VEDI IL VIDEOTUTORIAL. PER OTTOBRE BASTA UN’AUTOCERTIFICAZIONE: ECCO IL MODULO

Da martedi 1° ottobre tutte le aziende – i lavoratori autonomi, e le imprese individuali ANCHE SENZA DIPENDENTI che operano “fisicamente” nei cantieri temporanei o mobili, dovranno obbligatoriamente dotarsi della cd Patente a Crediti. 

Senza la Patente a Crediti o la ricevuta di invio della PEC dell’Autocertificazione NON si potrà accedere ai cantieri.

Rientrano nel campo di applicazione fabbri, impiantisti termoidraulici, impiantisti elettrici, ecc., se operanti all’interno di cantieri edili.. Sono esclusi i soggetti che nei cantieri effettuano mere forniture o prestazioni di natura intellettuale (ingegneri, architetti, geometri) e le imprese in possesso dell’attestazione di qualificazione SOA, in classifica pari o superiore alla III.

Il portale ufficiale dell‘Ispettorato Nazionale del Lavoro per effettuare la richiesta di rilascio della Patente a crediti è operativo anch’esso dal 1° ottobre.

 

Fino al 31 ottobre le imprese hanno due possibilità:

  1. inviare dalla propria PEC, utilizzando il modello che puoi scaricare QUI,  un’autocertificazione sostitutiva concernente il possesso dei requisiti (art. 27. c.1  DLgsl 81/08). L’indirizzo PEC a cui inviare il modello è: dichiarazionepatente@pec.ispettorato.gov.it
  2. Importante stampare la ricevuta di invio della PEC che potrebbe essere richiesta in sede di accessi ai cantieri.

La trasmissione della autocertificazione/dichiarazione sostitutiva inviata mediante PEC:

  • ha efficacia fino alla data del 31 ottobre 2024
  • vincola l’operatore a presentare la domanda per il rilascio della patente mediante il portale dell’Ispettorato nazionale del lavoro entro la medesima data.
  1. compilare immediatamente la domandaper la Patente a Crediti sul Portale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro. Indispensabile SPID o CIE. Puoi fare da solo sei il titolare o il rappresentante legale, altrimenti puoi chiedere aiuto o delegare Unione Artigiani.

VEDI QUI il video tutorial dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro.

LEGGI QUI le istruzioni tecniche per la compilazione della domanda.

 

COSA ACCADE A PARTIRE DAL 1° NOVEMBRE

  • non sarà possibile operare in cantiere in forza della trasmissione della autocertificazione/dichiarazione sostitutiva a mezzo PEC,
  • sarà indispensabile aver effettuato la richiesta di rilascio della patente tramite il portale.

Verificate preventivamente, se richiesti, con i tuoi Consulenti del Lavoro e Commercialisti o presso il tuo contabile di riferimento presso Unione Artigiani, lo stato di DURC Inps Inail e Cassa Edili e DURF (documento unico di regolarità fiscale).

Il DURF è necessario solo se, come appaltante, affidi appalti caratterizzati da prevalente utilizzo di manodopera PRESSO la sede di attività del committente utilizzando beni strumentali del committente, con valore dell’appalto a partire da 200.000 €.

 

ATTENZIONE!

CHE COSA ACCADE SE SI DICHIARI IL FALSO: PATENTE REVOCATA PER UN ANNO

“La patente è revocata in caso di dichiarazione non veritiera sulla sussistenza di uno o più requisiti  (VEDI QUI SOTTO), accertata in sede di controllo successivo al rilascio. Decorsi dodici mesi dalla revoca, l’impresa o il lavoratore autonomo può richiedere il rilascio di una nuova patente (…)”.

Il provvedimento di revoca della patente è adottato dall’ Ispettorato sulla base di un accertamento in ordine alla assenza di uno o più requisiti dichiarati inizialmente.

Il venir meno di uno o più requisiti in un momento successivo – ad esempio l’assenza del DURC – non potrà incidere sulla sua utilizzabilità, ferme restando le altre conseguenze di carattere sanzionatorio o di altro tipo previste dall’ordinamento.

Devono richiedere la Patente a crediti anche le imprese e i lavori autonomi stranieri che operano nel territorio nazionale.

Sono esclusi coloro che effettuano mere forniture o prestazioni di natura intellettuale (es. ingegneri, architetti, geometri)

Ricordiamo i requisiti:

  • iscrizione alla Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura;
  • adempimento, da parte dei datori di lavoro, dei dirigenti, dei preposti, dei lavoratori autonomi e dei prestatori di lavoro, degli obblighi formativi previsti dal decreto legislativo 9 aprile 2008, n.81;
  • possesso del documento unico di regolarità contributiva incorso di validità;
  • possesso del DURC documento di valutazione dei rischi, nei casi previsti dalla normativa vigente;
  • possesso de DURF, la certificazione di regolarità fiscale, di cui all’articolo 17-bis, commi 5 e 6, del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, nei casi previsti dalla normativa vigente;
  • avvenuta designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, nei casi previsti dalla normativa vigente.

Il possesso dei requisiti di cui alle lettere a), c) ed e) è attestato tramite autocertificazione.

QUI puoi scaricare il DM 132/2024 (G.U. 20 settembre 2024 n. 221) con cui si regolamentano le modalità di presentazione della domanda per il conseguimento della patente per le imprese e i lavoratori autonomi.

QUI puoi scaricare la Circolare dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro con i profili applicativi per il rilascio della patente a crediti.

QUALI INFORMAZIONI CONTERRÀ LA PATENTE A CREDITI?

Ai sensi del D.M. n. 132 del 18 settembre 2024 la patente contiene le seguenti informazioni:

  • a) dati identificativi della persona giuridica, dell’imprenditore individuale o del lavoratore autonomo titolare della patente;
  • b) dati anagrafici del soggetto richiedente la patente;
  • c) data di rilascio e numero della patente;
  • d) punteggio attribuito al momento del rilascio;
  • e) punteggio aggiornato alla data di interrogazione del portale;
  • f) esiti di eventuali provvedimenti di sospensione della patente a seguito di infortunio da cui deriva la morte o un’inabilità permanente del lavoratore ai sensi dell’art. 27, comma 8, del D.lgs. n. 81/2008;
  • g) esiti di eventuali provvedimenti definitivi, di natura amministrativa o giurisdizionale, ai quali consegue la decurtazione dei crediti della patente di cui all’art 27, comma 6, del D.lgs. n. 81/2008.

Articolo pubblicato il 17/06/2024 da Alessandro Mozzati. Ultima modifica: 03/10/2024.

AFFITTI BREVI TURISTICI: ONLINE LA BANCA DATI STRUTTURE RICETTIVE.

AFFITTI BREVI TURISTICI: ONLINE LA BANCA DATI STRUTTURE RICETTIVE. COME FARE LA DOMANDA PER OTTENERE IL CIN E DA QUANDO SCATTANO LE SANZIONI

Fonte: Unione Artigiani di Milano newsletter del 14/6/2024

Pubblicato dal Ministero del Turismo il decreto di interoperabilità tra Ministero, Regioni e Province autonome* della BDSR (Banca Dati Strutture Ricettive), il portale che censisce gli immobili/strutture destinati alle locazioni con affitti brevi o utilizzati per finalità turistiche e consente ai proprietari/gestori, sia privati e che operativi come impresa, di ottenere il rilascio del CIN.

Il CIN – ricordiamo – è il codice di otto caratteri univoco e identificativo per ogni immobile adibito a locazioni brevi. L’ottenimento del CIN è obbligatorio a partire da settembre 2024. Il CIN deve essere esposto all’esterno dell’immobile e in ogni annuncio di locazione.

Obiettivi: attraverso criteri omogenei a tutto il territorio nazionale, agevolare la trasparenza su tipologia alloggio, ubicazioni, capacità ricettiva, gestori/proprietari e i controlli, anche di tipo fiscale e di sicurezza.

* Prevista l’automatica ri-codificazione come CIN dei codici identificativi specifici già assegnati da regioni, province autonome e comuni, qualora abbiano già attivato delle procedure di attribuzione per le stesse unità immobiliari e strutture soggette al CIN.

COME FARE LA RICHIESTA DEL CIN

La piattaforma, già online a questo link e che sarà via aperta dal 1* settembre (dopo la sperimentazione in corso in Puglia e Veneto) a tutte le regioni d’Italia, consente di ottenere il CIN attraverso una procedura tutta digitale:

  • il locatore o il titolare della struttura turistico-ricettiva presenta la domanda attraverso il form
  • compila una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà con
  • i dati catastali dell’unità immobiliare o della struttura
  •  la sussistenza della dotazione di dispositivi per la rilevazione di gas combustibili e di monossido di carbonio funzionanti, estintori portatili a norma di legge,
  • in caso di attività gestita in forma imprenditoriale, i requisiti di sicurezza degli impianti prescritti dalla normativa statale e regionale vigente.

Disponibile anche un manuale d’uso per strutture ricettive. In alternativa, si può contattare l’assistenza.

DA QUANTO PARTONO E A QUANTO AMMONTANO LE SANZIONI PER I SOGGETTI E LE STRUTTURE PRIVE DI CIN

Gli obblighi, le sanzioni e le altre disposizioni contenute all’art. 13-ter del decreto-legge n. 145/2023 saranno applicabili solo a partire dal sessantesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, prevista non oltre il 1° settembre 2024, dell’Avviso attestante l’entrata in funzione della BDSR su scala nazionale.

Chiunque propone o concede in locazione, per finalità turistiche o per locazioni brevi, unità immobiliari o porzioni di esse prive di CIN:

  • sanzione pecuniaria da 800 a 8.000 euro, in relazione alle dimensioni della struttura o dell’immobile

Mancata esposizione del CIN all’esterno dello stabile:

  •  da 500 a 5.000 euro, in relazione alle dimensioni della struttura o dell’immobile, per ciascuna struttura o unità immobiliare per la quale è stata accertata la violazione.

Mancata indicazione del CIN negli annunci:

  • da 500 a 5.000 euro, in relazione alle dimensioni della struttura o dell’immobile, per ciascuna struttura o unità immobiliare per la quale è stata accertata la violazione.

Se attività esercitata in formazione imprenditoriale, in caso di assenza dei requisiti di sicurezza e mancata presentazione della SCIA:

  • da 2.000 a 10.000 euro, in relazione alle dimensioni della struttura o dell’immobile.

Mancanza dei dispositivi per la rilevazione di gas e/o estintori:

  • da 600 a 6.000 euro per ciascuna violazione accertata.

Articolo pubblicato il 05/04/2024 da Alessandro Mozzati. Ultima modifica: 05/04/2024.

La disparità di visione tra un’impresa di pulizia e il cliente: un confronto umile ma cruciale

La disparità di visione tra un’impresa di pulizia e il cliente: un confronto umile ma cruciale

Introduzione:

La pulizia, un compito umile e spesso trascurato, assume un ruolo centrale nelle nostre vite quotidiane. Tuttavia, la percezione di ciò che costituisce un lavoro di pulizia soddisfacente può variare notevolmente tra un’impresa specializzata nel settore e il cliente che ne usufruisce. Questa discrepanza di visione può generare tensioni e frustrazioni, sia per i dipendenti che per l’azienda stessa.

La percezione del lavoro di pulizia:

Da parte dell’impresa:

Per un’azienda di pulizie, il lavoro va ben oltre la mera rimozione di sporco e polvere. Richiede competenze specifiche, attenzione ai dettagli e un impegno costante per garantire standard elevati di igiene e presentazione. Gli impiegati sono addestrati per utilizzare attrezzature specializzate e prodotti chimici in modo sicuro ed efficace. Inoltre, devono rispettare rigorosi protocolli di sicurezza e gestione dei rifiuti.

Da parte del cliente:

D’altra parte, il cliente può avere aspettative diverse e talvolta irrealistiche sul lavoro di pulizia. Può valutare il risultato in base a criteri soggettivi come l’aspetto visivo della superficie pulita, trascurando l’igiene e la sicurezza. Inoltre, alcuni potrebbero considerare il lavoro di pulizia come qualcosa di semplice e non necessariamente meritevole di un compenso equo.

Le sfide della disparità di percezione:

Per i dipendenti:

La discrepanza tra la visione dell’azienda e quella del cliente può creare tensioni per i dipendenti. Essi possono sentirsi sottovalutati o frustrati nel tentativo di soddisfare le aspettative del cliente, specialmente quando queste sono vaghe o irrealistiche. Inoltre, l’incapacità di comunicare efficacemente il valore del proprio lavoro può minare la motivazione e il morale.

Per l’azienda:

Dall’altro lato, l’azienda di pulizie può trovarsi ad affrontare sfide operative e finanziarie a causa della discrepanza di percezione. La mancanza di comprensione da parte del cliente riguardo alla complessità e al valore del lavoro di pulizia può influire negativamente sulla reputazione dell’azienda e sulla sua capacità di mantenere prezzi equi e sostenibili.

Conclusioni:

La disparità di visione tra un’impresa di pulizia e il cliente rappresenta una sfida significativa che richiede un dialogo aperto e una maggiore consapevolezza reciproca. Educare il cliente sul valore del lavoro di pulizia, comunicare chiaramente le aspettative e promuovere una cultura di rispetto e apprezzamento per il lavoro umile ma essenziale svolto dagli addetti alle pulizie possono contribuire a ridurre le tensioni e a promuovere una collaborazione più armoniosa e gratificante per tutte le parti coinvolte.

La Discrepanza di Prospettiva tra un’Impresa di Pulizia e il Cliente: Un Approfondimento

Nel vasto panorama delle attività lavorative, l’industria delle pulizie occupa un posto unico. È un settore che spesso è sottovalutato, ma svolge un ruolo cruciale nella manutenzione e nell’igiene degli spazi abitativi e commerciali. Tuttavia, c’è una discrepanza significativa tra la percezione di un’azienda di pulizia e quella del cliente medio.

Da un lato, l’impresa di pulizia considera il proprio lavoro come una professione che richiede competenze specifiche e un approccio metodico. Dall’altro, il cliente potrebbe vedere la pulizia come un compito semplice e umile, pensando che chiunque sia in grado di farlo e che possa quindi modulare le richieste a proprio piacimento.

Questo divario di prospettive può portare a frustrazioni sia per il dipendente che per l’azienda di pulizia. Immaginate, ad esempio, un cliente che chiede una “pulizia approfondita” senza fornire dettagli specifici su ciò che questo significa per lui. Per l’impresa di pulizia, questo richiede una chiara comunicazione e una comprensione delle aspettative del cliente, al fine di offrire un servizio soddisfacente. Tuttavia, per il cliente, potrebbe sembrare che l’azienda non abbia fornito il livello di pulizia desiderato, anche se le sue aspettative erano ambigue sin dall’inizio.

Inoltre, c’è spesso una mancanza di apprezzamento per il lavoro svolto dai dipendenti delle imprese di pulizia. Questi professionisti dedicano il loro tempo e la loro energia a garantire che gli ambienti siano puliti e sicuri, ma raramente ricevono il riconoscimento che meritano. Invece, sono spesso soggetti a critiche eccessive o a richieste irragionevoli da parte dei clienti, che possono farli sentire sottovalutati e demotivati.

È importante che sia le imprese di pulizia che i clienti riconoscano il valore del lavoro svolto da questi professionisti. Un ambiente pulito non è solo piacevole esteticamente, ma contribuisce anche alla salute e al benessere delle persone che lo frequentano. Pertanto, è fondamentale coltivare una relazione di fiducia e rispetto reciproco tra le parti coinvolte.

In conclusione, la discrepanza di prospettive tra un’impresa di pulizia e il cliente può creare tensioni e frustrazioni. È essenziale promuovere una comunicazione chiara e una comprensione reciproca per garantire che le aspettative siano allineate e che il lavoro svolto venga adeguatamente apprezzato. Solo così si può garantire un ambiente di lavoro soddisfacente e proficuo per entrambe le parti.

Articolo pubblicato il 03/04/2024 da Alessandro Mozzati. Ultima modifica: 03/04/2024.

Compilazione dei Questionari ISTAT sui Consumi 2023

Le Piccole Aziende Affrontano Sfide Nella Compilazione dei Questionari ISTAT sui Consumi 2023: Un’Analisi dei Dati Complessi e delle Implicazioni

La compilazione dei questionari ISTAT sui consumi 2023 sta creando enormi difficoltà per le piccole aziende, che si trovano a dover affrontare la complessità dei dati richiesti. In particolare, l’obbligo di reperire informazioni dettagliate sui consumi energetici, come i kilowatt utilizzati in un anno, può risultare particolarmente oneroso per le realtà con più business unit.

Il coinvolgimento del personale di backoffice in questi monitoraggi da parte dell’ISTAT richiede un notevole impegno in termini di tempo, risorse e competenze. Le piccole aziende si trovano spesso a dover investire risorse significative per raccogliere e elaborare i dati richiesti, con un impatto negativo sulle loro attività quotidiane.

Inoltre, preoccupa il fatto che una volta che un’azienda abbia compilato il primo questionario, diventi una sorta di routine essere coinvolta in ulteriori richieste da parte dell’ISTAT. Questo solleva interrogativi sulle pratiche di conservazione dei dati dell’ISTAT e sulla possibilità che una volta inseriti nel database, le aziende diventino soggette a richieste continue senza possibilità di uscire da questo ciclo.

Questa situazione solleva importanti questioni riguardo alla protezione dei dati, alla trasparenza e alla giustizia nell’accesso alle risorse. Le piccole aziende dovrebbero essere supportate nell’affrontare queste sfide, magari attraverso semplificazioni procedurali o assistenza nella raccolta e nell’interpretazione dei dati richiesti. Inoltre, è fondamentale garantire che le pratiche di raccolta dati dell’ISTAT siano trasparenti e rispettose della privacy delle aziende coinvolte.

Articolo pubblicato il 30/03/2024 da Alessandro Mozzati. Ultima modifica: 30/03/2024.

Social media e imprese di pulizia

Social media e imprese di pulizia

I social media giocano un ruolo significativo nelle strategie di marketing per le imprese di pulizie. Ecco alcuni motivi per cui possono essere utili:

  1. Promozione e visibilità: I social media offrono un’ampia piattaforma per promuovere i servizi di pulizia e aumentare la visibilità dell’azienda. Attraverso la condivisione di contenuti interessanti e rilevanti, è possibile attirare l’attenzione di potenziali clienti.
  2. Coinvolgimento della community: I social media consentono alle imprese di coinvolgere attivamente la propria community attraverso sondaggi, domande, risposte ai commenti e interazioni dirette. Questo aiuta a creare un legame più stretto con i clienti esistenti e a costruire fiducia con potenziali nuovi clienti.
  3. Feedback e recensioni: Le piattaforme sociali forniscono un canale per i clienti di lasciare recensioni e feedback sulle esperienze con i servizi di pulizia dell’azienda. Questo feedback può essere utilizzato per migliorare i servizi e rispondere alle preoccupazioni dei clienti in modo tempestivo.
  4. Promozioni e offerte speciali: Le imprese di pulizie possono utilizzare i social media per promuovere offerte speciali, sconti e promozioni, attirando nuovi clienti e incoraggiando quelli esistenti a prenotare nuovi servizi.
  5. Educazione e consapevolezza: I social media possono essere utilizzati per educare il pubblico sui vantaggi della pulizia professionale e per aumentare la consapevolezza sui servizi offerti dall’azienda.

Per quanto riguarda il target di utenti, le imprese di pulizie possono rivolgersi a una vasta gamma di persone, inclusi proprietari di abitazioni, proprietari di piccole imprese, manager di uffici, amministratori condominiali e altro ancora. La fascia di età può variare a seconda del tipo di servizio offerto, ma potrebbe includere adulti di tutte le età.

Il ritorno sulle vendite dalle attività sui social media può essere misurato attraverso metriche come il coinvolgimento degli utenti, il numero di lead generati, l’aumento del traffico sul sito web e, alla fine, il numero di conversioni e vendite effettive.

Tuttavia, è importante notare che un uso non oculato dei social media può diventare controproducente per un’impresa di pulizie. Ad esempio, la pubblicazione di contenuti non appropriati o la gestione inadeguata dei feedback negativi potrebbe danneggiare la reputazione dell’azienda.

Per quanto riguarda i social media più mirati nel settore delle pulizie, piattaforme come Facebook, Instagram e LinkedIn sono popolari. Facebook può essere utilizzato per raggiungere una vasta gamma di utenti, Instagram è efficace per la condivisione di foto e video visivamente accattivanti dei risultati del lavoro di pulizia, mentre LinkedIn è utile per stabilire connessioni con professionisti e imprese.

Video e immagini sono molto importanti nei contenuti per le imprese di pulizie, poiché mostrano visivamente la qualità dei servizi offerti e possono attirare l’attenzione degli utenti.

Quanto alla frequenza di pubblicazione dei contenuti, dipende dalla piattaforma e dal tipo di contenuto. In generale, è consigliabile pubblicare regolarmente per mantenere l’interesse degli utenti, ma è importante non sovraccaricare i follower con troppe pubblicazioni. Una strategia coerente e ben pianificata può aiutare a mantenere un equilibrio ottimale.

Articolo pubblicato il 30/03/2024 da Alessandro Mozzati. Ultima modifica: 30/03/2024.

Utilizzo di WhatsApp nelle imprese di pulizie

Utilizzo di WhatsApp nelle imprese di pulizie

L’utilizzo di WhatsApp nelle imprese di pulizie per comunicare con i dipendenti e gestire varie attività è una pratica comune e efficace. Ecco alcuni modi in cui WhatsApp può essere utilizzato per le operazioni di pulizia:

  1. Comunicazione con i dipendenti: WhatsApp può essere utilizzato per inviare istruzioni, programmi di lavoro, comunicazioni urgenti e annunci importanti ai dipendenti.
  2. Verifica della qualità del lavoro: I dipendenti possono inviare foto o brevi video dei risultati del loro lavoro attraverso WhatsApp per consentire ai supervisori di valutare la qualità del lavoro svolto.
  3. Segnalazione di anomalie negli uffici: I dipendenti possono utilizzare WhatsApp per segnalare immediatamente eventuali anomalie o problemi incontrati durante le pulizie, consentendo un intervento tempestivo.
  4. Gestione degli antifurti con video: Se l’azienda dispone di sistemi di sicurezza con telecamere, è possibile utilizzare WhatsApp per condividere video delle registrazioni in tempo reale o per inviare registrazioni ad autorità competenti in caso di necessità.
  5. Segnalazione delle assenze: I dipendenti possono utilizzare WhatsApp per segnalare le proprie assenze in tempo reale, consentendo all’azienda di organizzare rapidamente la copertura del turno o di prendere altre misure necessarie.
  6. Verifica della presenza dell’addetto alle pulizie: Attraverso WhatsApp è possibile richiedere ai dipendenti di inviare un messaggio di conferma quando iniziano e terminano il proprio turno di lavoro, consentendo di verificare la presenza dell’addetto alle pulizie in modo efficiente.

È importante tuttavia prestare attenzione alla gestione della privacy e della sicurezza dei dati quando si utilizza WhatsApp per scopi aziendali, assicurandosi di stabilire linee guida chiare e rispettando le normative vigenti sulla protezione dei dati personali.

 

Articolo pubblicato il 29/03/2024 da Alessandro Mozzati. Ultima modifica: 29/03/2024.

Ingiurie e minacce a un superiore, scatta il licenziamento

Ingiurie e minacce a un superiore, scatta il licenziamento

Articolo tratto da GSA NEWSLETTER

Affrontiamo oggi un caso non infrequente nell’attività quotidiana delle imprese di pulizia/ multiservizi/ servizi integrati. Un settore, lo sappiamo, ad altissima intensità di manodopera, in cui il fattore umano, e i rapporti fra i lavoratori, rivestono un’importanza cruciale nel bene e, purtroppo, nel male. Parliamo di ingiurie, tra colleghi o, come in questo caso specifico, rivolte verso un superiore. Possono giustificare il licenziamento? Secondo la Cassazione sì, se ricorrono determinate condizioni. Ma andiamo con ordine.

La Suprema Corte, con Ordinanza n. 4320 del 19 febbraio scorso, ha convalidato il recesso intimato da un’impresa per “grave insubordinazione” a una dipendente che aveva proferito insulti pesanti e minacce, sul posto di lavoro, nei confronti di una sovraordinata, salvo poi vedersi inizialmente reintegrare in servizio -con tanto di indennizzo- dal tribunale del lavoro, con pronuncia confermata in appello.

Secondo i giudici di merito, infatti, la condotta della lavoratrice non aveva rilevanza intimidatoria, anche alla luce dell’insussistenza di precedenti di natura violenta. Posta dunque la sussumibilità del contegno della dipendente nella fattispecie di “insubordinazione verso i superiori”, il collegio optava per l’applicazione della contrattazione collettiva di specie, che prevede una sanzione conservativa laddove non ricorra l’elemento della “gravità”, indispensabile per poter validare un licenziamento di natura disciplinare.

Proprio sul punto della “gravità” si è concentrata la riflessione degli Ermellini, che hanno ritenuto fondate le doglianze datoriali, rilevando che, in materia disciplinare, il procedimento di sussunzione della fattispecie concreta in quella astratta, tipizzata nella contrattazione, non consente una tale operazione logica quando la condotta del lavoratore sia caratterizzata da elementi aggiuntivi, estranei e aggravanti, rispetto alla previsione contrattuale: insomma, al di là di quanto previsto dalla contrattazione, resta sempre necessario valutare in concreto se il comportamento tenuto, per la sua gravità, sia suscettibile di ledere il rapporto fiduciario in modo tale da rendere impossibile la prosecuzione del rapporto lavorativo.

Ed è questo il caso, secondo i giudici di legittimità: la frase pronunciata, infatti, non solo costituiva espressione di insubordinazione ad un superiore gerarchico, ma si accompagnava ad una minaccia e ad una ingiuria. In relazione all’attitudine intimidatoria, per risalente giurisprudenza non è nemmeno necessario che la vittima si senta effettivamente intimidita, né tantomeno che sussistano precedenti. E’ infatti sufficiente che la condotta posta in essere dall’agente sia potenzialmente idonea ad incidere sulla libertà morale del soggetto passivo.

Non da ultimo rileva il ruolo del datore di lavoro, che, stando all’art. 2087 del codice civile, è titolare di una posizione “di garanzia”, essendo investito di precisi obblighi di protezione in ordine alla personalità morale dei propri dipendenti. Questi ultimi, evidentemente, dovranno essere salvaguardati anche dalle aggressioni messe in atto da parte di colleghi alla dignità e alla salute psicofisica, a tutela loro nonché del benessere complessivo e della serenità del clima aziendale.

Link Ord Cass 4320/24 (tratto da Avv. Michele Fatigato)

Articolo pubblicato il 29/03/2024 da Alessandro Mozzati. Ultima modifica: 29/03/2024.

Professione “Addetto alle pulizie e sanificazione”Pulizie e Contratto collettivo

Pulizie e Contratto collettivo

Articolo tratto da GSA NEWSLETTER

Il corso addetto alle pulizie e sanificazione

Si parla spesso, nel settore pulizie/ multiservizi/ servizi integrati, dell’importanza di una formazione che sia finalmente resa strutturale e certificabile, ed entri a tutti gli effetti a far parte di un percorso formativo messo a sistema, ben organizzato e strutturato, al termine del quale acquisire un attestato con valore pubblico riconosciuto a livello nazionale ed europeo.

Il corso “Addetto alle pulizie e sanificazione”
Proprio in questa direzione si muove l’iniziativa di Capac, Politecnico del Commercio e del Turismo con sede a Milano. Infatti, in collaborazione con Issa Pulire Network e Fondazionale Scuola Nazionale Servizi (che erogheranno la docenza), Service Key, Alis Confcommercio, sponsor tecnico Vemac, ha inserito nella propria offerta formativa il corso per “Addetto alle pulizie e sanificazione”, con avvio delle lezioni l’8 aprile 2024 e durata di 40 ore.

A chi si rivolge
L’iniziativa si rivolge a chi desidera intraprendere la professione di addetto alle pulizie e alla sanificazione acquisendo le conoscenze fondamentali e i metodi di lavoro per gestire interventi di pulizia ordinaria e straordinaria e di sanificazione, lavorando in squadra o singolarmente. Un passo importantissimo in direzione dell’emersione e della professionalizzazione del settore.

I contenuti
Due le aree formative previste: Realizzazione di attività di pulizia e sanificazione (caratteristiche degli ambienti, forme di sporco e tipologie di superfici, tipologia di pulizia -meccanica e manuale-, tecniche di pulizia e sanificazione degli ambienti; Raccolta e conferimento rifiuti.
Entrambe le competenze saranno, come vedremo, oggetto di certificazione e attestazione spendibile in Italia e non solo.

Attestato riconosciuto: un’iniziativa che… fa scuola!
La frequenza è prevista nelle giornate di lunedì e martedì in orario serale (18-21), con un massimo di assenze del 25% sul monte ore complessivo. Al termine del percorso, ai corsisti che avranno superato le prove finali con esito positivo verrà rilasciato un “Attestato regionale con valore pubblico spendibile a livello nazionale ed europeo di Addetto alle pulizie e sanificazione” rilasciato da Regione Lombardia e riconosciuto in tutta l’Unione Europea, redatto in italiano, inglese, tedesco e francese, nel quale saranno certificate le seguenti due competenze: realizzare le attività di pulizia e sanificazione; effettuare la
raccolta e il conferimento dei rifiuti.
Non c’è che dire: proprio un’iniziativa destinata a… fare scuola!

Info www.capac.it

Articolo pubblicato il 29/03/2024 da Alessandro Mozzati. Ultima modifica: 29/03/2024.

Pulizie e Contratto collettivo

Pulizie e Contratto collettivo

Articolo tratto da GSA NEWSLETTER

Analizziamo la sentenza n. 728 del 22 dicembre 2023 con cui la Corte d’Appello di Firenze afferma che ai dipendenti della stessa società, che svolgono identiche mansioni, non possono essere applicati diversi contratti collettivi. Il fatto è di particolare interesse per il settore delle pulizie/ multiservizi/ servizi integrati in primo luogo perché riguarda proprio una dipendente di un’impresa di pulizie, inoltre perché ribalta un orientamento giurisprudenziale risalente e consolidato.

In particolare l’operatrice, adibita ad un appalto avente ad oggetto le attività di pulizia in un hotel, è ricorsa giudizialmente al fine di ottenere l’applicazione del medesimo Ccnl utilizzato per altre dipendenti assunte precedentemente. Infatti la situazione di fatto prevedeva l’applicazione del Ccnl “Facility management” siglato da Ugl e Unicoop per le dipendenti assunte da poco, e quella del (più favorevole) Contratto Turismo Federalberghi per quelle assunte da più tempo, stante il vincolo allora assunto dal committente e dalle imprese appaltatrici.

Un trattamento iniquo secondo il collegio fiorentino. La Corte ha rilevato, in via preliminare, che ai dipendenti della stessa impresa che espletano la medesima attività non possono essere applicati contratti collettivi diversi: un principio-scuola di grande rilevanza. In caso contrario si finirebbe per violare il precetto di cui all’art. 2070 del Codice civile, il quale prevede al c. 1 che “l’appartenenza alla categoria professionale, ai fini dell’applicazione del contratto collettivo, si determina secondo l’attività effettivamente esercitata dall’imprenditore”. E al comma 2 prosegue: “Se l’imprenditore esercita distinte attività aventi carattere autonomo, si applicano ai rispettivi rapporti di lavoro le norme dei contratti collettivi corrispondenti alle singole attività”.

Ad essere violato, però, non è solo il principio di coerenza, ma anche il più generale dovere di correttezza e buona fede che deve informare, bilateralmente, ogni rapporto di lavoro, stante l’evidente disparità di trattamento messa in atto dal datore non solo sotto il profilo retributivo, ma in relazione a tutti gli aspetti del rapporto.

La questione dell’applicazione dei Ccnl nel settore delle pulizie/ servizi integrati/ multiservizi, peraltro, resta molto dibattuta. Dicevamo poc’anzi che si tratta di un pronunciamento di grande rilievo anche per il carattere di innovatività che riveste rispetto agli orientamenti giurisprudenziali precedenti. Stando a questi ultimi, infatti, al dipendente era lecito aspirare all’applicazione di un Ccnl diverso se il datore di lavoro privato non vi fosse obbligato per appartenenza sindacale, ma può solo farvi eventuale riferimento per la verifica sulla giusta retribuzione costituzionale (art. 36).

Con la sentenza di Firenze, peraltro, si crea un precedente giurisprudenziale non solo in relazione all’equità e omogeneità di trattamento, alla dignità retributiva e alle complessive condizioni di lavoro,  ma anche in merito alla definizione del contratto collettivo cui i datori devono riferirsi per la disciplina unitaria del rapporto con tutti i dipendenti che svolgono le medesime mansioni.

Link sentenza 728/23 Corte Appello Firenze

 

Articolo pubblicato il 21/03/2024 da Alessandro Mozzati. Ultima modifica: 12/12/2024.

La ricomparsa degli scarafaggi o blatte con il cambio di stagione

La ricomparsa degli scarafaggi o blatte con il cambio di stagione

La ricomparsa degli scarafaggi o blatte con il cambio di stagione, in particolare con l’arrivo dei mesi più caldi, è un problema comune che molte persone affrontano. Ecco alcune spiegazioni sul motivo della reinfestazione e suggerimenti su come prevenirla nei mesi invernali e sconfiggerla:

Motivo della Reinfestazione: Le blatte sono attratte dalle fonti di cibo, acqua e riparo, e trovano spesso queste condizioni all’interno delle nostre case o aziende. Durante i mesi invernali, le blatte possono cercare rifugio al chiuso per sfuggire al freddo e alle condizioni atmosferiche avverse. Anche se potrebbero essere meno attive durante questo periodo, possono comunque rimanere nascoste e proliferare, pronte a ripresentarsi una volta che le temperature si riscaldano.

Prevenzione nei Mesi Invernali: Per prevenire la presenza di blatte nei mesi invernali e ridurre il rischio di reinfestazione, ecco alcuni suggerimenti:

Mantenere la Casa Pulita e Ordinata: Rimuovere regolarmente i resti di cibo, evitare accumuli di spazzatura e pulire regolarmente gli spazi di cucina e dispensa per eliminare le fonti di cibo per le blatte.

Sigillare le Fessure e le Crepe: Ispezionare attentamente la casa per individuare e sigillare eventuali fessure, crepe o aperture attraverso cui le blatte potrebbero entrare. Utilizzare silicone o stucco per sigillare le fessure attorno alle finestre, porte, tubature e altri punti di ingresso potenziali.

Riparare le Perdite d’Acqua: Le blatte hanno bisogno di acqua per sopravvivere, quindi è importante riparare tempestivamente eventuali perdite d’acqua o rubinetti che gocciolano per ridurre l’accesso all’acqua per le blatte.

Utilizzare Contenitori Ermetici per il Cibo: Conservare il cibo in contenitori ermetici o in frigorifero per evitare che diventi una fonte di nutrimento per le blatte.

Tenere Puliti i Giardini e gli Spazi Esterni: Rimuovere detriti, foglie cadute e rifiuti dal giardino o dai dintorni della casa per ridurre i nascondigli potenziali per le blatte.

Sconfiggerle: Per sconfiggere le blatte una volta che sono già presenti, è possibile utilizzare una combinazione di metodi chimici e naturali:

Insetticidi Chimici

Esistono numerosi insetticidi chimici disponibili sul mercato per il controllo delle blatte. Assicurarsi di seguire attentamente le istruzioni del produttore e di utilizzare gli insetticidi in modo sicuro e responsabile.

Esche e Trappole

Le esche e le trappole possono essere efficaci per catturare e uccidere le blatte. Le esche possono essere posizionate nei luoghi di passaggio delle blatte, mentre le trappole possono essere utilizzate per catturare le blatte viventi.

Deterrenti Naturali

Alcuni oli essenziali, come il peperoncino, il mentolo o il timo, possono avere effetti repellenti sulle blatte. Spruzzare una soluzione diluita di olio essenziale in acqua nei punti di ingresso delle blatte può aiutare a tenerle lontane.

Acido Borico

L’acido borico è un rimedio naturale comunemente usato per il controllo delle blatte. Può essere utilizzato sotto forma di polvere da spargere nei nascondigli delle blatte o combinato con zucchero o altri alimenti come esca.

Pulizia e Aspirazione

Mantenere la casa pulita e aspirare regolarmente per rimuovere le uova, i resti di cibo e le blatte morte può contribuire a ridurre l’attrattiva per le blatte e a limitarne la proliferazione.

Ripresentazione Annuale

La ripresentazione annuale delle blatte è possibile se le misure preventive non sono state efficaci nel risolvere completamente il problema o se le blatte continuano a trovare nuovi punti di ingresso o fonti di cibo. È importante adottare un approccio costante alla prevenzione e al controllo delle blatte per ridurre al minimo il rischio di reinfestazione.

In conclusione, il controllo delle blatte richiede un approccio integrato che combini metodi chimici e naturali insieme a buone pratiche di prevenzione di pulizia per mantenere la casa o l’azienda libera da questi fastidiosi insetti.

 

Articolo pubblicato il 21/03/2024 da Alessandro Mozzati. Ultima modifica: 12/12/2024.

Esempio di piano di manutenzione per la derattizzazione

Ecco un esempio di piano di manutenzione per la derattizzazione:

Obiettivo: Il piano di manutenzione per la derattizzazione ha lo scopo di prevenire e controllare l’infestazione dei topi all’interno delle strutture, garantendo un ambiente sicuro e igienico.

  1. Valutazione Iniziale:

Condurre un’ispezione dettagliata delle strutture per identificare potenziali punti di ingresso dei topi, inclusi buchi, crepe, fessure nelle pareti, condutture e altre aperture.

Identificare le aree a rischio di infestazione, come magazzini, depositi di alimenti, aree di stoccaggio e cucine.

  1. Pianificazione delle Attività di Derattizzazione:

Stabilire un calendario regolare per le attività di derattizzazione, che potrebbero essere mensili, trimestrali o semestrali a seconda delle esigenze e delle condizioni dell’ambiente.

Assegnare responsabilità specifiche per l’esecuzione delle attività di derattizzazione al personale interno o a fornitori esterni specializzati.

  1. Attuazione delle Misure Preventive:

Sigillare accuratamente tutte le aperture e le crepe nelle pareti, nei pavimenti e nei soffitti per impedire l’accesso dei topi all’interno delle strutture.

Installare dispositivi di esclusione, come reti metalliche o strisce sigillanti, per impedire l’ingresso dei topi attraverso porte, finestre e altre aperture.

  1. Utilizzo di Esche e Trappole:

Posizionare esche avvelenate in punti strategici lungo i percorsi dei topi e vicino ai loro nascondigli, seguendo le istruzioni del produttore e rispettando le normative locali.

Utilizzare trappole meccaniche per catturare i topi in modo umano ed etico, controllando regolarmente le trappole e rimuovendo i roditori catturati.

  1. Monitoraggio Costante:

Condurre ispezioni regolari per monitorare l’efficacia delle misure preventive e delle attività di derattizzazione.

Raccogliere dati e tenere traccia delle segnalazioni di avvistamenti di topi o segni di attività di roditori per identificare eventuali problemi emergenti e adottare misure correttive tempestive.

  1. Formazione del Personale:

Fornire formazione al personale interno sulle pratiche di igiene, sul riconoscimento dei segni di infestazione dei topi e sulle procedure corrette per la gestione dei roditori.

Informare i dipendenti sulle misure preventive e sulle raccomandazioni per prevenire l’infestazione dei topi.

  1. Revisione Periodica del Piano di Manutenzione:

Rivedere periodicamente il piano di manutenzione per la derattizzazione per garantire che sia aggiornato e adeguato alle esigenze attuali dell’azienda.

Apportare modifiche o aggiornamenti in base ai feedback, alle esperienze passate e alle nuove conoscenze nel campo della derattizzazione.

Seguendo questo piano di manutenzione per la derattizzazione in modo diligente e costante, è possibile ridurre significativamente il rischio di infestazione dei topi all’interno delle strutture e mantenere un ambiente di lavoro sicuro e igienico per tutti gli occupanti.

 

Articolo pubblicato il 21/03/2024 da Alessandro Mozzati. Ultima modifica: 21/03/2024.

Intelligenza Artificiale IA e imprese di pulizie

L’intelligenza artificiale (IA) sta rivoluzionando molti settori, compreso quello delle imprese di pulizie e dei servizi di pulizia. Ecco alcuni scenari e sviluppi che potremmo vedere nel prossimo futuro:

1. Automazione dei Processi di Pulizia:

  • L’IA può essere utilizzata per sviluppare robot e dispositivi autonomi in grado di pulire gli ambienti senza la necessità di intervento umano. Questi robot possono essere programmati per navigare in modo intelligente negli spazi, identificare le aree da pulire e utilizzare i prodotti appropriati per il compito.

2. Ottimizzazione delle Pianificazioni e delle Rotte:

  • Gli algoritmi di IA possono essere utilizzati per ottimizzare le pianificazioni delle pulizie e le rotte dei lavoratori, massimizzando l’efficienza operativa e riducendo i tempi morti.

3. Analisi dei Dati e Monitoraggio delle Prestazioni:

  • L’IA può essere impiegata per analizzare grandi quantità di dati provenienti dai sistemi di monitoraggio delle prestazioni e dai sensori ambientali. Ciò consente di identificare tendenze, individuare problemi potenziali e migliorare continuamente i processi di pulizia.

4. Personalizzazione dei Servizi:

  • Utilizzando l’IA, le imprese di pulizie possono offrire servizi personalizzati in base alle esigenze specifiche dei clienti e alle caratteristiche degli ambienti. Ad esempio, l’IA può essere utilizzata per adattare la frequenza e l’intensità delle pulizie in base al traffico, all’uso dell’edificio e ad altri fattori.

5. Miglioramento della Qualità del Servizio:

  • L’IA può essere impiegata per monitorare in tempo reale la qualità del servizio di pulizia, identificare eventuali problemi e garantire un livello costante di pulizia e igiene.

6. Miglioramento della Sicurezza e della Salute sul Lavoro:

  • L’IA può essere utilizzata per identificare potenziali rischi per la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro e per suggerire misure preventive. Ad esempio, i robot di pulizia possono essere dotati di sensori per rilevare ostacoli e pericoli.

7. Sviluppo di Nuove Tecnologie e Prodotti:

  • L’IA può essere impiegata per sviluppare nuove tecnologie e prodotti per il settore delle pulizie, come detergenti più efficaci, dispositivi di pulizia innovativi e sistemi di gestione intelligente degli ambienti.

8. Riduzione dei Costi e Aumento della Competitività:

  • L’automazione e l’ottimizzazione fornite dall’IA possono contribuire a ridurre i costi operativi delle imprese di pulizie e dei servizi di pulizia, aumentando così la competitività nel mercato.

In sintesi, l’integrazione dell’IA nel settore delle imprese di pulizie e dei servizi di pulizia promette di portare significativi miglioramenti in termini di efficienza operativa, qualità del servizio e adattabilità alle esigenze dei clienti. Tuttavia, è importante che le imprese investano in formazione e sviluppo per garantire una transizione efficace verso queste nuove tecnologie e sfruttare appieno il loro potenziale.

Articolo pubblicato il 21/03/2024 da Alessandro Mozzati. Ultima modifica: 21/03/2024.

FAQ (Frequently Asked Questions) per i servizi di pulizia in ambienti industriali o di lavorazione:

FAQ (Frequently Asked Questions) per i servizi di pulizia in ambienti industriali o di lavorazione:

1. Quali tipi di servizi di pulizia offrite per gli ambienti industriali o di lavorazione?

  • Offriamo una vasta gamma di servizi di pulizia su misura per soddisfare le esigenze specifiche dei nostri clienti industriali. Questi includono la pulizia generale degli impianti, la pulizia delle linee di produzione, la sanificazione delle attrezzature e altro ancora.

2. Il vostro personale è addestrato per lavorare in ambienti industriali o di lavorazione?

  • Sì, il nostro personale è altamente addestrato e qualificato per operare in ambienti industriali complessi e per utilizzare attrezzature specializzate in modo sicuro ed efficiente.

3. Utilizzate prodotti chimici o detergenti specifici per la pulizia industriale?

  • Utilizziamo prodotti chimici e detergenti sicuri e approvati, adatti all’ambiente industriale e alle esigenze di pulizia specifiche dei nostri clienti. La sicurezza e la sostenibilità sono sempre le nostre priorità.

4. Come gestite la pulizia delle aree di produzione sensibili o degli impianti ad alta tecnologia?

  • Abbiamo protocolli speciali e procedure rigorose per la pulizia di aree sensibili o ad alta tecnologia. Il nostro personale è addestrato per operare in modo sicuro e delicato in queste aree, garantendo la massima pulizia senza danneggiare attrezzature o macchinari.

5. Offrite servizi di pulizia programmata o su base occasionale?

  • Offriamo entrambe le opzioni. Possiamo fornire servizi di pulizia programmata su base regolare, come giornaliera, settimanale o mensile, oltre a servizi su base occasionale per situazioni speciali o esigenze specifiche dei clienti.

6. Cosa succede se ho bisogno di assistenza urgente o di emergenza?

  • Siamo disponibili 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per fornire assistenza urgente o di emergenza ai nostri clienti. Contattaci e faremo del nostro meglio per risolvere rapidamente il problema.

7. I vostri servizi di pulizia sono personalizzabili in base alle mie esigenze specifiche?

  • Assolutamente sì. Lavoriamo a stretto contatto con i nostri clienti per comprendere le loro esigenze uniche e personalizzare i nostri servizi di pulizia di conseguenza. La vostra soddisfazione è la nostra priorità.

8. Quali sono i vostri standard di sicurezza e qualità?

  • Abbiamo rigorosi standard di sicurezza e qualità per garantire un ambiente di lavoro sicuro e risultati di pulizia eccezionali. Seguiamo le migliori pratiche del settore e ci impegniamo a superare le aspettative dei nostri clienti in termini di qualità del servizio.

9. Quali sono i vostri metodi di fatturazione e pagamento?

  • Offriamo diverse opzioni di fatturazione e pagamento per soddisfare le esigenze dei nostri clienti. Possiamo discutere le opzioni disponibili e trovare la soluzione più conveniente per te.

10. Come posso richiedere un preventivo per i vostri servizi di pulizia industriali? – Puoi contattarci direttamente tramite telefono o e-mail per richiedere un preventivo gratuito e personalizzato in base alle tue esigenze specifiche. Saremo lieti di assisterti e fornirti tutte le informazioni necessarie.

Articolo pubblicato il 21/03/2024 da Alessandro Mozzati. Ultima modifica: 21/03/2024.

L’impiego di personale somministrato nelle imprese di pulizie

L’impiego di personale somministrato nelle imprese di pulizie è legale, a condizione che vengano rispettate le normative del lavoro e che l’azienda di somministrazione abbia ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie dalle autorità competenti. Le agenzie di lavoro temporaneo, o di somministrazione, fungono da intermediari tra i lavoratori temporanei e le aziende che necessitano di personale a breve termine.

In generale, non esiste un limite specifico al numero di dipendenti somministrati che un’impresa di pulizie può utilizzare. Tuttavia, è importante rispettare le normative locali del lavoro e i contratti collettivi che possono stabilire limiti o requisiti specifici per l’impiego di personale temporaneo.

Quanto alla questione della fedeltà dei dipendenti somministrati, è vero che potrebbe essere più difficile stabilire un legame a lungo termine con il personale temporaneo rispetto ai dipendenti permanenti. Tuttavia, ci sono diverse misure che le imprese di pulizie possono adottare per mitigare questo problema:

  1. Offrire un ambiente di lavoro positivo e condizioni di impiego attrattive, anche per i lavoratori temporanei.
  2. Fornire opportunità di formazione e sviluppo professionale anche per il personale somministrato.
  3. Implementare politiche di gestione delle risorse umane che favoriscano la coesione e il coinvolgimento del personale temporaneo.
  4. Stabilire comunicazioni aperte e trasparenti con il personale temporaneo per garantire che si sentano parte del team e compresi nelle dinamiche aziendali.
  5. Collaborare strettamente con l’agenzia di somministrazione per garantire un’adeguata selezione e supervisione del personale temporaneo.

In definitiva, mentre l’impiego di personale somministrato è legale e può essere vantaggioso per le imprese di pulizie in termini di flessibilità e gestione delle risorse umane, è importante adottare misure per garantire un trattamento equo e rispettoso del personale temporaneo al fine di promuovere la fedeltà e l’efficacia sul posto di lavoro.

Articolo pubblicato il 21/03/2024 da Alessandro Mozzati. Ultima modifica: 21/03/2024.

Sfide dell’Imprenditoria nel Settore dei Servizi di Pulizia: Una Battaglia Contro Costi, Personale e Concorrenza

Sfide dell’Imprenditoria nel Settore dei Servizi di Pulizia: Una Battaglia Contro Costi, Personale e Concorrenza

Nel mondo imprenditoriale dei servizi di pulizia, dietro l’apparente semplicità di fornire un servizio essenziale si nascondono una serie di sfide complesse che mettono alla prova la resilienza e la determinazione degli imprenditori. Questo settore, sebbene cruciale per mantenere ambienti puliti e salubri, è caratterizzato da una serie di difficoltà che possono rendere il successo un obiettivo ambizioso.

Ricerca e Retenzione del Personale: Una Costante Lotta

Una delle sfide più significative nel settore dei servizi di pulizia è la costante lotta per trovare e trattenere personale qualificato e affidabile. Molte aziende si trovano ad affrontare un alto tasso di turnover, con dipendenti che spesso abbandonano il lavoro a breve termine. Le ragioni di ciò possono essere molteplici, tra cui bassi salari, condizioni di lavoro difficili e scarsa valorizzazione del lavoro di pulizia. Questo scenario crea un ciclo di costante ricerca e formazione di nuovo personale, aumentando i costi e compromettendo la qualità del servizio.

Costi Bassi e Margine di Profitto Stretto

Un’altra sfida chiave che gli imprenditori nel settore dei servizi di pulizia devono affrontare è la pressione dei costi. Spesso, i clienti cercano il servizio di pulizia più conveniente possibile, mettendo gli imprenditori sotto pressione per offrire prezzi competitivi. Questo porta a margini di profitto ridotti e, in alcuni casi, a imprese che devono tagliare angoli per rimanere competitive. Ciò può compromettere la qualità del servizio e rendere difficile per le aziende mantenere standard elevati senza sacrificare la redditività.

Scarsa Specializzazione e Concorrenza Agguerrita

Nel settore delle pulizie, la concorrenza è feroce e le barriere all’ingresso sono relativamente basse. Ciò significa che l’industria è spesso saturata da un gran numero di piccole imprese locali, molte delle quali offrono servizi generici senza una vera specializzazione. Questa mancanza di differenziazione rende difficile distinguersi dalla concorrenza e può portare a una guerra dei prezzi che danneggia tutti gli operatori del settore. Inoltre, la mancanza di specializzazione può limitare le opportunità di crescita e di offerta di servizi ad alto valore aggiunto.

Strategie per Affrontare le Sfide

Nonostante le sfide, ci sono strategie che gli imprenditori nel settore dei servizi di pulizia possono adottare per migliorare le loro prospettive di successo:

  1. Investire nel Personale: Offrire salari competitivi, condizioni di lavoro dignitose e opportunità di formazione e sviluppo può aiutare a ridurre il turnover e migliorare la qualità del servizio.
  2. Differenziarsi dalla Concorrenza: Identificare un’area di specializzazione o un segmento di mercato di nicchia può aiutare a distinguersi dalla concorrenza e a creare un vantaggio competitivo.
  3. Fornire un Servizio di Alta Qualità: Concentrarsi sulla soddisfazione del cliente e sulla consegna di un servizio di alta qualità può contribuire a costruire una reputazione solida e a mantenere clienti fedeli nel lungo termine.
  4. Gestire i Costi in Modo Efficace: Ottimizzare i processi operativi e cercare modi innovativi per ridurre i costi senza compromettere la qualità del servizio può contribuire a migliorare la redditività.

In conclusione, l’industria dei servizi di pulizia presenta una serie di sfide uniche che richiedono impegno, creatività e resilienza da parte degli imprenditori. Affrontare queste sfide con successo richiede una combinazione di strategie intelligenti, attenzione al cliente e gestione efficace delle risorse umane e finanziarie.

Articolo pubblicato il 21/03/2024 da Alessandro Mozzati. Ultima modifica: 12/12/2024.

Esplorando il Mondo Segreto delle Cimici dei Letti: Fatti, Mitologie e Soluzioni

Cimici dei Letti: Minacce Nascoste Nelle Stanze da Letto

Le cimici dei letti (Cimex lectularius) sono parassiti notturni che si nutrono del sangue umano e animale. Questi insetti sono cresciuti in numero negli ultimi anni, creando una preoccupazione crescente per la salute pubblica e l’igiene domestica.

Descrizione delle Cimici dei Letti

Le cimici dei letti sono insetti di forma ovale, marroni e piatti, con dimensioni che variano da 4 a 5 millimetri. Possono essere difficili da individuare a causa della loro capacità di nascondersi in piccole fessure e crepe nei mobili, negli infissi delle finestre e nelle fessure dei pavimenti. Durante il giorno, si nascondono nei loro rifugi, emergendo di notte per nutrirsi del sangue del loro ospite.

Infestazioni da Cimici dei Letti

Le infestazioni da cimici dei letti sono diventate un problema diffuso in molte parti del mondo, con la crescita del turismo e dei viaggi internazionali. Le cimici dei letti possono essere trasportate negli alberghi, nei mezzi di trasporto e nelle abitazioni attraverso il trasporto di valigie, vestiti e oggetti personali infestati.

Le seguenti sono indicazioni di un’infestazione da cimici dei letti:

Presenza di macchie di sangue sui fogli o sui vestiti da letto.

Tracce di escrementi scuri (spesso descritti come “macchie di penna”) sui materassi o sui mobili.

Reazioni cutanee come punture pruriginose o eruzioni cutanee, spesso disposte in linee o gruppi.

Rischi per la Salute

Le cimici dei letti non sono noti vettori di malattie infettive, ma le loro punture possono causare reazioni cutanee, tra cui prurito, gonfiore e arrossamento. Inoltre, grattarsi e manipolare le punture può portare a infezioni batteriche secondarie. Per le persone con allergie, le punture di cimici dei letti possono provocare gravi reazioni cutanee o addirittura scatenare reazioni anafilattiche.

L’aspetto più significativo dei rischi per la salute associati alle cimici dei letti è l’impatto psicologico. Le infestazioni da cimici dei letti possono causare stress emotivo, ansia, disturbi del sonno e isolamento sociale, poiché le persone cercano di evitare i luoghi infestati e si preoccupano costantemente di essere morsi durante la notte.

Soluzioni e Trattamenti

Affrontare un’infestazione da cimici dei letti richiede un approccio multifase che coinvolge l’igiene, l’ispezione e il trattamento mirato. Le seguenti sono alcune strategie comuni per gestire le infestazioni da cimici dei letti:

Ispezione e Pulizia: Ispezionare attentamente il letto, il materasso, i mobili e le aree circostanti per individuare le cimici dei letti o le loro tracce. Lavare tutti i vestiti da letto, gli abiti e gli oggetti personali a temperature elevate per uccidere eventuali cimici o uova.

Trattamenti Chimici: L’applicazione di insetticidi specifici per le cimici dei letti può essere necessaria per eliminare gli insetti nascosti negli angoli più remoti dell’abitazione. È importante seguire attentamente le istruzioni del produttore e prendere precauzioni per la sicurezza durante l’applicazione.

Trattamenti Termici: Esposizione al calore elevato attraverso il lavaggio a temperature elevate, il trattamento con vapore o il congelamento può essere efficace nel uccidere le cimici dei letti e le loro uova.

Prevenzione: Una volta risolta l’infestazione, adottare misure preventive come sigillare le fessure nelle pareti, utilizzare coprimaterassi antigraffio e monitorare regolarmente la presenza di cimici dei letti.

In conclusione, le cimici dei letti rappresentano una minaccia per la salute e il benessere umani, causando disagio fisico e stress psicologico. Affrontare efficacemente le infestazioni richiede una combinazione di igiene, ispezione e trattamento mirato. Mantenere una casa pulita e adottare precauzioni durante i viaggi possono aiutare a prevenire l’introduzione e la diffusione delle cimici dei letti.

 

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