Annus horribilis
Buongiorno a tutti,
quest’anno per gli auguri ho preferito scegliere questa forma inconsueta, ovvero la tanto famigerata ed odiata newsletter. Venirvi a trovare nel mese di Dicembre il mese più caotico dell’anno, per noi, per me, è stato e sarà davvero impossibile.
Potrebbe sembrare un mezzo impersonale, credetemi non è cosi. Stamane mi sono svegliato alle 5, ho ricontrollato gli iscritti e gettato di pugno quanto stessi provando.
E’ scritta con il cuore, liberi di crederci.
Inviare una mail, in modo massivo, spesso come risultato ha il solo ostracismo del firewall.
E’ dunque una sola scelta “tecnica”, sperando di raggiungere quante più persone conosca senza venire bloccato, avendo necessità di arrivare a tutti quanti avessero avuto modo di interagire con me nonché i miei collaboratori.
Dunque, anche se un pochino in ritardo, eccomi!
Cosa ne pensate di quest’anno appena trascorso? E’ stato un anno incredibile, solo qualche giorno fa lamentavo con alcuni miei clienti/amici, lo stato pseudo larvale in cui mi sia ritrovato…
Come se avessi preso in un anno 10 anni in più rispetto ai miei orami, suonati, 49, anni.
Per restare al passo con i cambiamenti, le nuove normative, la burocrazia, le emergenze, la gestione dei green pass o qualche altro migliaio di incombenze mai affrontate, la cassa integrazione, le fobie da folla, le mani ingellate 400 volte al giorno, le mascherine al profumo di muschio salivare, mi sono rinchiuso in ufficio, vedendo solo albe e tramonti passati da almeno 5 ore, ogni giorno…
Grazie alla vostra fedeltà siamo ulteriormente cresciuti, rafforzati, strutturati. Il fatturato ora è quasi degno di essere chiamato “fatturato”, però… Il fatturato… A che serve?
Ho trascurato vacanze, amici, vita sociale, peso forma e conseguente linea, figli, moglie, casa ed ora anche il cane.
Ora sono in fase di disintossicazione, insomma, non ho ancora iniziato, l’idea è però questa, provarci. Smettere di lavorare cosi tanto, scendere dal treno e rallentare. Dovremmo forse farlo tutti, però siamo in un loop irreversibile.
Quanti di noi, miei coetanei o giù di li, avevano pensato solo un paio di anni fa, pre Covid intendo: “ok bene o male ciò che avrei dovuto/potuto fare lo ho fatto, ora mi godo i meritati sacrifici”.
La mia generazione è sempre anacronistica, o troppo in ritardo o maledettamente in anticipo. Noi siamo quelli della bolla finanziaria, della svalutazione del mattone…
L’avete mai ascoltata la canzone di Bruno Lauzi, la bella tartaruga? E’ una canzone che vi dedico, è stupenda. Mi accompagna sin da bambino. Questo il testo:
La bella tartaruga che cosa mangerà?
Chi lo sa?
Chi lo sa?
Due foglie di lattuga e poi si riposerà
Ah ah ah
Ah ah ah
La tartaruga
Un tempo fu
Un animale che correva a testa in giù
Come un siluro filava via
Che ti sembrava un treno sulla ferrovia
Ma avvenne un incidente
Un muro la fermò
Si ruppe qualche dente
E allora rallentò
La tartaruga
Da allora in poi
Lascia che a correre pensiamo solo noi
Perché quel giorno, poco più in là
Andando piano lei trovò
La felicità
Un bosco di carote
Un mare di gelato
Che lei correndo troppo non aveva mai guardato
E un biondo tartarugo corazzato
Che ha sposato un mese fa
La bella tartaruga nel mare va perché
Ma perché?
Ma perché?
Fa il bagno e poi si asciuga dai tempi di Noè
Eh eh eh
Eh eh eh
La tartaruga
Lenta com’è
Afferra al volo la fortuna quando c’è
Dietro una foglia
Lungo la via
Lei ha trovato la per là
La felicità
Un prato d’insalata
Un lago di frittata
Spaghetti alla chitarra per passare la serata
Un bosco di carote
Un mare di gelato
Che lei correndo troppo non aveva mai notato
E un biondo tartarugo corazzato
Che ha sposato un mese fa
Fonte: LyricFind
Compositori: Giuseppe Baudo / Pippo Giuseppe Caruso / Bruno Lauzi
Testo di La tartaruga © Universal Music Publishing Group
Artista: Bruno Lauzi
Album: Johnny Bassotto, la tartaruga… e altre storie
Data di uscita: 1976
Che bello poterlo fare dopo, anzi, durante questo maledettissimo Covid che ha cambiato e per sempre le nostre vite, soprattutto quelle dei nostri ragazzi. Hanno vissuto una guerra mondiale, noi semmai, una rivoluzione, ma in entrambi i casi l’effetto è stato devastante.
Mentre durante il lockdown ci occupavamo di fare la pasta fatta in casa e suonare la chitarra sul balcone, ammesso e concesso il balcone e la chitarra li si avessero, in quest’anno abbiamo dovuto ricostruire tutto daccapo. Come quando da adolescenti si sognava il futuro e si facevano progetti su dove andare in treno in vacanza o conoscere la/il ragazza/o dei propri sogni.
Tutto ripreso dall’inizio, con una personale fatica infinita. Non sono certo i risultati economici a farci stare bene. E’ riprendersi la vita in mano.
Mi piace ascoltare i pensieri altrui quando il tempo me lo concede. In tantissimi stiamo cambiando rotta. In parecchi, il desiderio di rallentare come la bella targaruga, inizia a farsi un varco importante nelle priorità terrene.
Tutto qua, ho già scritto troppo, non voglio annoiare nessuno.
L’augurio più grande è che questo Natale e fine Anno possa tornare ad una normalità senza corse ed eccessi, senza preoccupazioni cosi importanti. Con la possibilità di fare qualche progetto a lungo termine e soprattutto tornare ad essere un pochino più spensierati.
In ogni caso, grazie per avere continuato con noi questo impervio percorso e per averci affidato le chiavi di “casa vostra”, abbiamo dedicato moltissimi sforzi per realizzare un piccolo sogno.
Quello di avere una azienda con le persone, fatta di persone, di belle Persone.
Questo mi rende orgoglioso e volevo semplicemente condividerlo. Grazie!
Buon Natale e Felice Anno Nuovo
Alessandro Mozzati
Raffaello dice
Grazie x gli auguri e contracambio, ricorda, non ci si ferma mai quando si e’ stanchi ma quando il lavoro e’ finito….auguriiii
Alessandro Mozzati dice
grazie e auguriiiiiii
Sara e Fabio dice
Grazie degli auguri speciali e del tempo che ci hai dedicato….
Da amici, speriamo manterrai la promessa!
Con affetto
Alessandro Mozzati dice
Certo che si, infatti, ora che sono le 6.45 sto leggendo le mail…
Ho detto ci proverò, non ho detto da quando ahahahahahah
Ciao e grazie
Silvia Previati dice
Il nostro Boss è differente…e ogni volta mi stupisce…orgogliosissima di far parte della famiglia CMZ . È bello bellissimo aprire gli occhi la mattina ed avere tanta voglia di sedersi a quella scrivania. Grazie!
Alessandro Mozzati dice
Adulatrice!!!
Emanuela Masso dice
Che dire… sono orgogliosa di lavorare in un team come il nostro, fatto di emozioni, di inconti e scontri costruttivi per realizzare la serenità e le richieste di tutti, dai collaboratori ai clienti.
Continueremo ad impegnarci per rinnovarci per offrire la migliore qualità dei nostri servizi.
Il miglior successo è il risultato della soddisfazione e dell’affetto dei nostri clienti.
Grazie ai nostri clienti che hanno riposto la loro fiducia in noi.
Ammetto… la canzone “La Tartaruga” l’ho letta cantandola
Alessandro Mozzati dice
Il miglior successo siamo noi, quando decidiamo di ottenerlo.
Stamattina ho letto l’intervista di un pioniere della vinificazione, ora appena mancato, ha seguito un sogno e ci è riuscito!
Il mio è quasi realizzato, manca un pochino più di serenità, che non tarderà ad arrivare